Andiamo a conoscere i nuovi: deciso e simpatico Osuji, timidi gli sloveni, Mbakogu vuole maturare

Ecco le dichiarazioni dei nuovi acquisti. A questo link le immagini della presentazione.

Aniello CUTOLO, persona piacevole e sincera: “Sono venuto a Padova perchè penso che sia una delle più forti in serie B. Non ho mai avuto dubbi o perplessità sulla destinazione. Cercherò di ripetere la prodezza di Vicenza che ho fatto col Crotone, così da entrare subito in clima derby. Verona? Dispiace di aver lasciato un brutto ricordo, ma la retrocessione non era dipesa da un singolo episodio, ma un campionato sfortunato in sé”.


Willy OSUJI si dimostra subito un personaggio carismatico, parla in inglese con i nuovi ragazzi sloveni, ed ha una gran fretta di andare all’allenamento: “Quando dico che è tutto scritto (come durante la presentazione), voglio dire che per l’obiettivo finale è tutto scritto (ride, ndr). Basta andare li a prenderlo (la serie A, ndr). Ho parlato con Pesoli, quello che dovevo dirgli gliel’ho detto. Non posso rivelarlo, la decisione finale adesso spetta a lui.”


Dejan LAZAREVIC: “Il Genoa mi ha proposto di venire a Padova, perché aveva l’obiettivo dichiarato di andare in serie A”.


Enej JELENIC è di poche parole: “Ringrazio società e mister per l’opportunità, speriamo che questa stagione vada benissimo”.


Michele MARCOLINI: “Abbandono il Chievo e la serie A dopo molti anni. Sono consapevole delle ambizioni della squadra. La società Calcio Padova è sana, ho giocato con Italiano due stagioni, con i veronesi abbiamo fatto il record di punti e giocando proprio col 4-3-3. Non facciamo proclami ma i movimenti di mercato sono stati importanti e potremmo levarci qualche soddisfazione. Il cammino è lungo ma l’obiettivo è la serie A.”


Mattia PERIN: “Arrivo in un grande gruppo e una splendida società. Questa piazza è davvero importante. Se sono qua sia per il blasone, sia perchè El Shaarawy, col quale ho un grande rapporto di amicizia e lo conosco da 4 anni, mi ha consigliato di venire. Davanti ho Pelizzoli e Cano, due grandi portieri, non basterà dare il 200%, dovrò anche mangiare la porta. Ho tanto da imparare da entrambi, perchè sono più esperti di me. L’importante è che tra di noi ci sia grande lealtà. Il Genoa mi ha mandato in B per fare esperienza e giocare. L’esordio in A col Cesena è stata la partita più emozionante della mia vita. Non prenderò il 92 di El Shaarawy e non chiederò l’88 a Cuffa, quindi se è libero prenderò il 73 di Scarpi perchè è il mio maestro. Il video del chewing-gum? Risale a prima del riscaldamento durante la partita con la Lazio a Roma”.


Jerry MBAKOGU: Pensi di restare qui a Padova? Ci sono possibilità? “Questo deve deciderlo la società, io so solo che a Castellamare mi aspettano a braccia aperte, sarebbe bello vivere la Serie B li visto che l’ho guadagnata sul campo. Il Padova ha tutto il diritto di puntare ai grandi obbiettivi, forse per me è meglio maturare ancora un anno per poi tornare più forte di prima, ma il dove e il come lo deciderà la società.”


Giulio DONATI: “Ho subito accettato di venire a Padova, qui posso avere maggior continuità. A Lecce ho accumulato un po’ di esperienza e mi sarà utile. Quando ho sentito Rino Foschi mi sono subito convinto di lasciare Lecce che mi aveva dato la possibilità un buon campionato.Il polso l’ho fratturato in Under21 al torneo di Tolone in semifinale contro la Francia, ma la frattura si è già saldata. Tengo il tutore per precauzione, ma mi allenerò comunque evitando solo le partite per adesso. Mourinho? Ogni volta che mi chiedono di lui non posso che parlarne bene. Non solo perché mi ha fatto esordire in A ma perché un grande uomo e parla con la stessa verve a tutti. Il mio modello di riferimento è Zanetti.”



Michele FRANCO: “Padova è una piazza importante. Sono certo che questo gruppo farà grandi cose. Questa è un occasione unica per la mia carriera e farò di tutto per non fallirla.”


Dante Piotto