Dal Canto alla Gazzetta:”Questa sera può essere un anticipo di playoff”

«Padova-Bari può essere un anticipo di playoff». Alessandro Dal Canto, allenatore dei veneti, già in testa dopo tre giornate, non si nasconde. Sa di avere in mano uno squadrone, ma sa anche che il campionato di B non lo vince chi parte meglio, bensì chi sa reggere il logorio fisico e mentale, chi sa emergere alla distanza (vedi l’Atalanta della passata stagione).


Rifondazione Il Bari dell’ex De Paula, arrabbiato per la sconfitta casalinga con l’AlbinoLeffe, è già un esame di maturità. «Da metà campo in avanti il Bari è nettamente da playoff — dice Dal Canto — noi siamo forti, ma non siamo sullo stesso piano di Sampdoria e Torino. Loro sono fuori portata, sulla carta. Poi non è detto che facciano il vuoto». Dal punto di vista dell’organico, il Padova è una spanna sopra molti. La società, stimolata dal tecnico, ha lavorato con intelligenza. Dal Canto può fare il gioco delle coppie. Ogni ruolo è coperto almeno da due giocatori, e in attacco l’affollamento è evidente, anche se per ora mascherato dagli infortuni (Hallenius e Succi, che sarà pronto a dicembre). «I veri valori del campionato emergeranno tra un mesetto — chiarisce Dal Canto — noi abbiamo cambiato 15 giocatori su 23 della passata stagione. Abbiamo cercato di migliorare la rosa qualitativamente, ma soprattutto sull’aspetto del “fare gruppo”. Le prime partite ci hanno detto che non abbiamo sbagliato gli “uomini”. Dobbiamo migliorare nel fraseggio, cercare di tenere la palla a terra il più possibile, ma è già uscito il temperamento». Sul mercato si è lavorato nell’ottica del 4-3-3 come modulo di base, «ma prendendo anche giocatori che mi permettano di passare al 4-3-1-2. Non abbiamo un trequartista tradizionale, ma se alle spalle delle punte metto Cuffa so di avere il centrocampista di inserimento più bravo della categoria. E se piazzo Drame so che in velocità può essere devastante». Cacia, per ora, è alternativo a Ruopolo, «anche se penso che possa adattarsi come attaccante esterno. Proverò, e se non sarà così, non sarà un problema cambiare modulo per farli giocare in coppia. E’ un delitto non farlo».


Lusso In mezzo al campo Dal Canto va sul sicuro. Italiano è alternativo a Milanetto, mentre insostituibile si sta dimostrando Marcolini. «Per la Serie B è un lusso — ammette Dal Canto — se l’età in A poteva penalizzarlo dal punto di vista della tenuta fisica, qui no». Il tecnico si mette in gioco in prima persona: «Questo Padova è un bel banco di prova. Sono ambizioso, spero di avere una carriera importante, e in ogni piazza la maggiore difficoltà sarà proprio la gestione del gruppo». Di sicuro, se porterà il Padova in A sarà pronto per il grande salto.


Fonte | Roberto Pelucchi per La Gazzetta dello Sport