Rino Foschi: “Questo Padova si rialzerà”

«Abbiamo forato una gomma. Stiamo già montando quella nuova, e per il Vicenza siamo di nuovo in corsa». La metafora è di Rino Foschi, e rende perfettamente l’idea. Il tonfo inaspettato con il Varese va letto come un incidente di percorso, e il Padova vuole subito ripartire in occasione del derby con i berici sabato all’Euganeo. Senza drammatizzare il ko al “Franco Ossola”. Ecco la lettura di uno storto venerdì sera del direttore sportivo: «Prendiamo atto di avere preso tre gol, che molto probabilmente non fanno parte di questa famiglia. Capita, si può anche sbagliare, ma senza fare drammi. Teniamo la testa alta perchè siamo una buona squadra».
I minuti al telefono con Foschi passano, e il diesse carbura sempre più nella sua disamina, sempre con timbro di voce pacato: «Questo 3-0 non rispecchia i novanta minuti, anche se dopo il primo gol e il rigore siamo stati un’altra squadra. Non voglio scusanti. C’è stato qualche errore, e superficialità, ma non da processo. Io non processo nessuno. Sapete il bene che penso dell’allenatore, capita – ripeto – che i giocatori possano avere una giornata no, e qualcuno ha sbagliato. Ma fa parte del lavoro». E prosegue: «Non sono preoccupato di ciò che è successo perchè credo ciecamente nei valori di questo gruppo, e nel lavoro di Dal Canto. Lui ha preparato bene la partita, e nel primo tempo si è visto. Nella ripresa, dico solo che dopo il rigore mentalmente non eravamo più noi. Ma è capitato anche al Milan l’anno scorso con il Cesena, e quest’anno all’Inter con il Novara. Quindi, ci può stare, anche se speriamo che non capiti più».
L’impressione da fuori è che con il Varese sia successo un po’ quanto già visto nella precedente trasferta con l’Albinoleffe. Squadra che non capitalizza alcune occasioni per il vantaggio, poi va sotto e non raddrizza il match: «Con l’Albinoleffe è stata un’altra partita, stradominata per 90 minuti. Ed è stata particolare, anche nel rigore subìto. Con il Varese dopo il penalty non abbiamo fatto una figura troppo bella. Dispiace, siamo stati puniti oltre misura. Sono stati venti minuti neri che non fanno parte di questo organico, il Padova è un’altra squadra. Ma ribadisco, non sono preoccupato».
Ha parlato con il presidente Marcello Cestaro dopo il match? «Sì, l’ha visto in televisione. E gli ho detto le stesse cose che ho appena detto a lei». Quindi aggiunge: «Non siamo una squadra che macina il campionato, ma da stare al vertice. E anche le squadre che lottano per le prime posizioni possono incappare in una serata come questa. Ma non voglio fare drammi». Subito ancora: «Non siamo stati il Padova che conosciamo. Il rigore al Varese ci sta, Perin è anche scivolato. Ma adesso si azzera tutto, e prepariamo questo derby da affrontare con la massima carica e concentrazione. Sono molto fiducioso». Assist che cogliamo al volo. Proprio la sfida con il Vicenza, molto sentita anche dalle due tifoserie, può essere la gara giusta per l’immediato riscatto. Che ne pensa? «Tutte le gare sono giuste, poi sapete che i derby sono tutti difficili. Abbiamo la possibilità di dimostrare davanti ai nostri tifosi che non siamo quelli degli ultimi venti minuti con il Varese. Ma capita – ripeto – anche alle migliori squadre. L’importante è sapere che non siamo la squadra che ammazza il campionato, e neppure quella che prende tre gol in quel modo lì. Ci vuole equilibrio».
Tornando al dopo gara, Dal Canto ha dichiarato che dopo l’1-0 la squadra è andata in confusione (passaggio anche al 4-2-4), e che c’è stata poca fame: «Di sicuro ha cercato di metterla in sesto in un certo modo. È stata una giornata da dimenticare per il risultato, ma di cui fare tesoro per capire dove abbiamo sbagliato». Sconfitta con l’Albinoleffe, vittoria sofferta con il Brescia, di nuovo stop con il Varese. Un periodo di flessione? «No, perchè se vediamo il primo tempo abbiamo fatto una grande gara e meritavamo il vantaggio».


Fonte | Il Gazzettino