El Shaarawy bloccato in Polonia, lo conferma Albertini. Cestaro Furibondo

PADOVA – «Siamo incazzati neri, guardi non mi faccia parlare altrimenti faccio un finimondo. Non ci danno El Shaarawy, abbiamo chiamato mezzo mondo, cercato di contattare il presidente della Figc Giancarlo Abete e tutti i dirigenti azzurri, ma non abbiamo avuto risposta. Ho sentito pure il presidente Enrico Preziosi, che magari ha più peso rispetto a noi e che sta cercando di darci una mano». Sono le 19.57 e il presidente Marcello Cestaro al telefono è furibondo, la voce tradisce nervosismo, irritazione, rabbia e chi più ne ha più ne metta.


El Shaarawy bloccato in Polonia – La notizia del giorno, purtroppo, è di quelle che fanno male. La Figc non vuole “mollare” Stephan El Shaarawy, impegnato nella fase finale di qualificazione agli Europei Under 19 in Polonia. Nonostante gli sforzi dell’imprenditore vicentino e del ds Rino Foschi, peraltro sempre al centro delle voci più disparate provenienti da Bergamo, finora sono stati vani. A dare la mazzata al Padova, paradossalmente, è un ex giocatore biancoscudato, Demetrio Albertini, che a metà pomeriggio ci comunica telefonicamente l’evoluzione della situazione: «Non c’è alcuna possibilità che El Shaarawy venga rispedito in Italia – chiarisce seccamente il vicepresidente della Figc dalla Polonia – non abbiamo la possibilità di qualificarci alla fase successiva neppure battendo la Polonia (partita giocata ieri sera ndr). La vittoria dell’Irlanda per 3-0 al debutto, infatti, ci pone nelle condizioni di dover attendere comunque l’ultima giornata. El Shaarawy ci serve e non verrà rispedito in Italia per nessun motivo. Il Padova sa tutto, è informato costantemente, non mi pare ci sia altro da aggiungere».


Il caos biglietti – Quella di ieri è stata una giornata durissima per la dirigenza biancoscudata, sotto attacco incrociato dei tifosi infuriati per la gestione dei biglietti (esauriti in poche ore i 1500 a disposizione della curva ospiti) e delle avversità più disparate (dalle precarie condizioni fisiche di Cano, Hochstrasser e Crespo, al caso El Shaarawy, fino alla tensione palpabile con il Torino per la scarsa collaborazione fornita).

Dimitri Canello per il Corriere del Veneto