EX: Ben Djemia anima il derby di Ploiesti e per poco non riabbraccia Patrascu

Saluta l’Italia senza aver lasciato il segno, stiamo parlando di Selim Ben Djemia, difensore francese di origine tunisina classe 1989, che il Genoa ha ceduto a titolo definitivo ai romeni del Astra Ploiești. Cresciuto nel Pergocrema e prelevato dal Genoa, il giovane terzino all’epoca nazionale Under-20 e Under-21 della Tunisia, ha tentato di mettersi in mostra in maglia biancoscudata nella stagione 2009-2010 al primo anno di ritorno in cadetteria del Padova, ma Sabatini lo usa con il contagocce e chiude la sua esperienza all’ombra del Santo con sole 5 presenze. Ben Djemia torna alla casa base e il Grifone lo cede di nuovo in prestito al Frosinone dove ha più fortuna collezionando 18 presenze, ma a fine stagione decide di tornare in patria ai Red Star (Serie C francese). Sei mesi e 4 presenze lo convincono a provare l’esperienza in Romania, dove passa al Petrolul Ploiești dove finalmente riesce a trovare la continuità che gli frutta degli estimatori. Scaduto il prestito di sei mesi, la mossa a sorpresa, con Selim che si accasa sempre a Ploiesti, ma sull’altra sponda: dai gialloblu del Petrolul, firma per i bianconeri dell’Astra forse convinto dall’ex compagno biancoscudato Bogdan Aurelian Pătrașcu (37 presenze e due gol al Padova dal 2008 al 2010) a cui pero intanto non è stato rinnovato il contratto con la compagine di Ploiesti e si è accasato ad altri bianconeri, quelli dell’Universitatea Cluj dove giocherà nella prossima stagione. Ben Djemia farà coppia con il connazionale Syam Habib Ben Youssef, altro neo acquisto dei romeni che possono sfoderare ora una vera e proprio multinazionale del pallone: il giapponese Seto, i brasiliani Morais, Amorim e Potiguar, il macedone Ivanovski, il nigeriano Fatai, il ghanese Yahaya e lo zambesi Fwayo Tembo, oltre a due autentici figli d’arte Bogdan Stelea Junior e Silviu Lung Junior, figli rispettivamente di Stelea (portiere della nazionale dall’88 al 2005) e Lung (portiere della nazionale a Euro ’84 e Italia ’90).
Dante Piotto