Ivone De Franceschi a JuveLive: “Del Piero ha ancora il cervello collegato al campo”

Due calciatori, due amici, uno destro e uno mancino, entrambi classe 1974. Insieme si sono divertiti nelle giovanili del Padova, sono cresciuti e sono diventati dei calciatori professionisti. Successivamente, le loro strade professionali si sono divise, ma tra Ivone De Franceschi e Alessandro Del Piero l’amicizia è rimasta intatta, tant’è che nel 2007, alla partita d’addio di Ivone, il capitano bianconero è stato l’ospite d’onore della serata. La redazione di JuveLive ha contattato De Franceschi, attualmente collaboratore di Rino Foschi nel Calcio Padova, che ha riassunto in pochi minuti il suo amico Del Piero: “Alex? Vi racconto un aneddoto. Erano i quarti di finale del campionato Allievi Nazionali, si giocava Torino-Padova. La gara di andata, giocata allo Stadio Appiani, era terminata sul punteggio di 1-1. Mancano pochi minuti alla fine, il punteggio è in parità e i tempi supplementari sono dietro l’angolo. Conquistiamo una punizione dal limite spostata sulla destra, quindi ideale per un mancino. Infatti, io prendo il pallone, lo posiziono e mi preparo a calciare. In quel momento, Alessandro mi dà una pacca sulla spalla e mi dice “Ivone, la tiro io, ti porto in finale…”. Rimasi quasi senza parole, ma accettai la proposta. Del Piero indirizzò il pallone direttamente sotto l’incrocio dei pali e ci spedì in finale, poi purtroppo persa contro la forte Inter di Marazzina e Zanchetta. Quando si parla di Del Piero, non si parla di un giocatore qualunque. L’ho visto giovedì scorso, è venuto a Padova e abbiamo cenato assieme. Sentiva moltissimo la partita di ieri sera e sinceramente non sono sorpreso che abbia segnato, perché Alex nei momenti importanti ha sempre risposto presente. Ha realizzato un gran gol, effettuando uno stop difficilissimo per un giocatore normale, ma non per lui. Perché è così corteggiato a 37 anni? Stiamo parlando di uno dei giocatori di calcio più forti di sempre, l’età è molto relativa. Certo, non è più un ragazzino ma ha ancora il cervello collegato al campo e tanta voglia di giocare. Inoltre, ieri l’ho visto scambiarsi la maglia con Seedorf ed è ancora scolpito come il marmo. Non mi sorprende affatto l’interesse di grandi club stranieri. Il suo futuro? Non voglio entrare in merito. Personalmente Del Piero me lo terrei sempre, ma il mio giudizio è di parte essendo suo amico. Certamente ha ancora molta voglia di giocare e di divertirsi su un campo da calcio e fisicamente l’ho visto davvero in forma”.
Fonte | Alberto Forestieri per JuveLive.it