Arbitri, ecco promossi e bocciati in vista della nuova stagione: out Cristina Cini

Non solo le squadre di club hanno degli obiettivi, anche la squadra degli arbitri a fine anno tira le somme con promozioni e bocciature come una vera e propria classe scolastica. E Nicchi, il Presidente nazionale dell’AIA, nella consueta conferenza stampa del primo luglio di ogni anno (quest’anno il 2 perché il primo luglio cadeva di domenica..) ha tessuto gli elogi per il grande sforzo di tutte le componenti arbitrali a tutti i livelli, complimentandosi con le varie commissioni per l’impegno e la professionalità profuse. Dopo lo champagne e i bomboloni, vediamo cosa è successo veramente.
In Serie B quest’anno, a dirla tutta, non è andata proprio benissimo. Non solo per l’esito sconcertante del Padova di Dal Canto, ma anche per qualche errore arbitrale di troppo che ha un po’ scombussolato non tanto il campionato dei biancoscudati, quanto il senso reale di fare una CANB, ovvero una squadra di arbitri specifica per le gare del campionato cadetto scorrelata da quelle di A. Basti vedere l’andamento delle designazioni lungo l’arco della stagione: arbitri giovani mandati allo sbaraglio a dirigere big match, e troppo presto accantonati per via di (probabilissime) lamentele da parte dei presidenti verso la commissione arbitri Serie B e forse per una mancanza di fiducia da parte di Messina e soci nel “rischiare” i giovani nelle gare top. Il Padova è stato quest’anno un esempio lampante in questo senso: dopo la designazione (e direzione) sconcertante di Di Bello in Padova-Empoli, i biancoscudati pur non avendo più una classifica di prim’ordine è sempre stato trattato con i guanti da Messina, attribuendo per Legati e compagni, arbitri supernavigati e superesperti, autentiche sicurezze sotto ogni punto di vista. E qui vengono le note dolenti: perché quando vedi nelle ultime gare, Tomasi, Candussio, Ciampi e Pinzani dirigere le primissime, per poi dare spazio a Massa e Calvarese (soprattutto) solo nelle gare play off (ora promossi in A), significa che qualcosa non funziona. E’ anche vero che entrambi hanno dimostrato in lungo e in largo di meritare la promozione dirigendo senza particolari intoppi per tutta la stagione, rimane però una perplessità: Calvarese era uno dei “retrocessi” dalla A nell’annata della separazione delle leghe, possibile che in questi anni non ci sia stato nessun arbitro giovane pronto da lanciare in A? Risposta ovvia: no. Speriamo che la stagione prossima possa essere risolutiva in tal senso e possa dare delle risposte positive per quanto riguarda la crescita dei giovani fischietti.
Chiudiamo con l’elencare gli arbitri promossi dalla CAN PRO alla CANB, arbitri che (forse) vedremo calcare i prati verdi di Euganeo e Tombolato nella prossima stagione: ABBATTISTA Eugenio (Molfetta), FABBRI Michael (Ravenna), MANGANIELLO Gianluca (Pinerolo), PAIRETTO Luca (Nichelino) e PASQUA Fabrizio (Tivoli). Ritornano i Pairetto quindi, sei anni dopo Moggiopoli, si rivede il figlio d’arte dell’arbitro che accostato al collega Bergamo ha tessuto trame fosche nel calcio italiano: speriamo che il figlio non sia come il padre. I bocciati che salutano i palcoscenici nazionali sono BARATTA Silvio (Salerno), GALLIONE Emiliano (Alessandro) e VITI Marco (Campobasso). Tra gli altri, salutano anche la CANB il padovano Carretta per raggiunti limiti di età e Cristina Cini, la prima assistente donna a calcare i campionati di Serie B: per lei una parabola discendente che parte da molto lontano, anche lei sistemata in B nell’annata della scissione ma a differenza del collega Calvarese, per lei lo show finisce qui.
Fonte | PadovaGoal.it