Calcioscommesse, i patteggiamenti: -6 punti al Grosseto, 20 mesi a Gervasoni e Carobbio, 16 mesi Ruopolo

E’ iniziato questa mattina all’ex ostello della gioventù di Roma il processo sportivo sul calcioscommesse. Presente a Roma anche Vincenzo Italiano. Palazzi sottolinea che è stato premiato l’atteggiamento collaborativo dei pentiti. Italiano non dovrebbe aver chiesto il patteggiamento, ma lo stralcio, deciso di andare a giocarsela in sede di sentenza per quanto riguarda le accuse di tentata combine su Padova-Grosseto, richiesta a quanto pare respinta. Per l’Atalanta presente il dg Marino, con un nutrito pool di avvocati Chiappero, Turco, Morelli e Bianchi. Istanze “terzi interessati”: hanno chiesto l’ammissione, Barletta, Nocerina, Vicenza, Cesena e Trapani. Il procuratore Palazzi non si oppone allo stralcio per i tesserati al momento detenuti a Cremona o ai domiciliari (vale a dire Turati, Acerbis, Pellicori, Joelson e Bertani). Palazzi si oppone invece alle altre richieste dei soggetti non colpiti da misure cautelari, si oppone alle richieste di stralcio o sospensione del processo avanzate da Zamperini e Cassano e si oppone alla richiesta di proscioglimento di Paoloni, in quanto risponde per fatti commessi quando era tesserato. Questi tre giocatori verranno dunque regolarmente processati.
Estromissione del Rimini dal processo: l’attuale società non ha continuità con la precedente.


Questi i patteggiamenti accolti:
SOCIETA’:

Grosseto: meno 6 punti e 40.000 euro d’ammenda.
Atalanta: meno 2 punti e 25.000 euro d’ammenda per gli illeciti di Doni.
Modena: meno 2 punti per gli illeciti di Narciso e Tamburini.
Ascoli: meno 1 punto e 20.000 euro di ammenda.
Livorno: ammenda di 15.000 euro.
Cremonese: meno 1 punto e 30.000 euro di ammenda per gli illeciti di Gervasoni.



TESSERATI:

Francesco Ruopolo: 16 mesi di squalifica.
Carlo Gervasoni: 20 mesi, la Procura dà parere positivo riconoscendo l’atteggiamento collaborativo
Filippo Carobbio: 20 mesi, la Procura dà parere positivo riconoscendo l’atteggiamento collaborativo.
Cristiano Doni: 2 anni, la Procura dà parere positivo riconoscendo l’atteggiamento collaborativo
Mirco Poloni: 1 anno.
Alex Pederzoli: 16 mesi e 10.000 euro di ammenda.
Alessandro Sbaffo: 16 mesi e 100.000 euro di ammenda.
Alfonso De Lucia: 5 mesi.
Gianfranco Parlato: altri 2 mesi di squalifica.
Antonio Narciso: 15 mesi.
Juri Tamburini: 10 mesi
Marco Cellini: 4 mesi.
Kewullay Conteh: 20 mesi.
Andrea De Falco: 6 mesi.
Vittorio Micolucci: altri 4 mesi.
Nicola Mora: 4 mesi per omessa denuncia
Dario Passoni: 14 mesi


Respinto il patteggiamento di Sbaffo 16 mesi e 100.000 euro e l’istanza di ammissione del Barletta, del Codacons e di Federsupporters.
Da segnalare che La Reggina si è opposta al patteggiamento di Narciso e Tamburini che tirano in ballo l’ex ds Rosati, in quanto tale patteggiamento viene ritenuta una sorta di condanna anticipata per Rosati stesso e, in seconda battuta, per il club. Anche il Vicenza e la Nocerina si sono opposte al patteggiamento del Grosseto (-6 nel 2012-13). Il legale Andrea Fabris (Vicenza) spiega che la pena “nega il principio di afflittività”, in quanto il Grosseto se scontasse la penalizzazione in questo campionato retrocederebbe o andrebbe ai playout, che devono ancora cominciare; l’avvocato Stagliano (Nocerina) chiede che la stessa venga scontata quest’anno e che sia più pesante in modo da portare alla retrocessione.
L’avvocato Mattia Grassani, che difende anche Vincenzo Italiano e il Padova, è anche legale del Grosseto: “Il -6 è una pena che riteniamo congrua, in quelle 8 partite sul campo la squadra ha raccolto 4 punti”
Il Cesena si oppone al patteggiamento dell’Atalanta, perché Doni era recidivo (dopo la condanna per Atalanta-Piacenza) e perché la sua collaborazione è avvenuta soltanto dopo essere stato arrestato e dopo che per molto tempo aveva continuato a negare gli addebiti.


Palazzi accetta il rinvio del procedimento per i tesserati agli arresti, ma dice no alle richieste di stralcio degli altri (Italiano compreso): “Abbiamo dato la possibilità di collaborare, il grimaldello per accertare fatti cosi gravi ma aprendo al pentimento per cominciare una nuova vita anche nel calcio. Il diritto di difesa a seguito di prove evidenti e’ stato assicurato da mesi”, dice Palazzi. Niente processo per il Nuovo Rimini, non c’entra con la società che tesserò a suo tempo Daniele Vantaggiato. “Ordinamenti penale e sportivo sono paralleli, ma diversi: può esserci un’assoluzione penale e l’interesse di perseguire dal punto di vista sportivo. E non comprimiamo il diritto di difesa: ci sono tre gradi di giudizio e diamo più tempo di chi ordina gli arresti”. Poi prosegue: “Parliamo di professionisti, di società che coinvolgono passione, denaro e il tifo che è una cosa meravigliosa. Non può essere un principio di inattendibilità il fatto che Gervasoni voglia partecipare. Farina e Pisacane avevano trovato il coraggio necessario per compiere un atto dovuto, questo è il prezzo che persone che decidono di dare un taglio purtroppo devono pagare. Io ritengo che la Procura, che l’ha dimostrato con un’operazione certosina di riscontri, non mancherà di verificare che moltissimi soggetti che hanno messo in dubbio con toni accesi dei due dichiaranti principali di questo processo. Da qui a tacciare di calunnia i soggetti dichiaranti mi sembra una posizione difficile da sostenere. Anche i patteggiamenti che ci sono stati e oltre a sanzioni non da poco per giocatori in età avanzata dimostrano la bontà delle dichiarazioni, lo dico in via generale per sostenere che per me è inutile e superfluo ascoltare i due dichiaranti”. Palazzi poi specifica la situazione del Grosseto. Aggiunge: “Per una possibile audizione di Gervasoni andavano formulati dei capitoli di prova”.
Fonte | PadovaGoal.it