Il Mattino, l’ex Gasparetto: “Non voglio più sentir parlar del Vicenza, vorrei un gol decisivo all’Euganeo”

CITTADELLA Un balletto e una dedica speciale per il primo gol stagionale. Daniele Gasparetto è stato uno dei protagonisti del 2-2 contro il Vicenza. Il Cittadella non ha vinto, ma almeno il difensore trevigiano può essere contento: «Finalmente è arrivata la prima rete», spiega il 24enne centrale. «Non è stata bellissima, ma sono quelle che di solito mi riescono. M’inserisco in mezzo alla mischia. C’ero andato vicino anche contro il Brescia. Fa piacere essermi sbloccato». L’esultanza è stata bizzarra. Dalla tribuna tutti l’hanno notata correre dritto verso la fidanzata Michela facendo il gesto del telefonino. «È stata una cosa nata con la mia ragazza, un balletto che lei fa in casa e quindi ho voluto festeggiare e dedicarle il gol imitandola. In più ci tenevo ad un regalo speciale, visto che una quindicina di giorni fa si è laureata in Giurisprudenza e inizierà la carriera di avvocato». È stato un sabato speciale per lei, visto che ha avuto anche il compito di comunicare a Di Roberto la nascita della primogenita Gioia. «Una bella soddisfazione. È stato un momento che non dimenticherò mai». Insomma, è mancata solo la vittoria a rendere completa la festa. «Contro il Vicenza ci siamo un po’ adeguati nel primo tempo alla loro cadenza. Nella ripresa abbiamo impostato la gara su ritmi alti e siamo riusciti a fare noi la partita. Peccato, perché avevamo i tre punti in tasca. Dovevamo però chiuderla quando ne abbiamo avuto la possibilità». Non c’è tanto tempo per pensare ai punti persi. Sabato prossimo giocate il derby che lei attende di più… «Già da oggi bisogna iniziare a pensare al Padova. Non voglio più sentir parlare del Vicenza. Quella dell’Euganeo per me è sempre la partita. Sarebbe bello riprenderci i due punti lasciati sabato con una grossa prestazione a Padova. Sappiamo che troveremo una squadra arrabbiata, che ha perso malamente a Varese». Ma che effetto fa una sfida del genere? «Per me è sempre una partita diversa dalle altre, vista l’annata non bella che ho trascorso a Padova. L’anno scorso poi sono stato fischiato sia all’andata, dove avevo segnato, che al ritorno, dove ero stato espulso. Non capisco questo astio nei miei confronti da parte dei tifosi biancoscudati. A Padova sono stato quattro stagioni fa, ma avrà disputato in tutto 5-6 partite, sono stato infortunato da luglio a gennaio, per poi giocare. Quando è stato esonerato Sabatini ed è arrivato Di Costanzo, non ho più giocato. È stato l’anno peggiore sotto tutti i punti di vista». Sogna di segnare un altro gol, allora? «Sarebbe bello, ma dev’essere decisivo. Ciò che conta, comunque, è continuare a restare nelle posizioni alte».
Fonte | Federico Franchin per Il Mattino di Padova