Alessandro Dal Canto in conferenza stampa prima dell’allenamento di oggi torna a parlare:
“Con due vittorie consecutive il discorso salvezza potrebbe essere archiviato definitivamente, non voglio essere ipocrita e negare l’evidenza. Però mi guardo le spalle, perché la classifica è veramente corta e non ci si può distrarre neppure per un momento. È vero che i playoff non sono distantissimi, ma da parte mia sarebbe assurdo in questo momento togliere il nostro sguardo dalla corsa salvezza”.
Sul caso scommesse e sull’indagine federale: “Se io fossi stato un osservatore esterno magari avrei potuto pensare a un pareggio, visto che a entrambe il risultato andava bene. Questa indagine sfiora il ridicolo, non mi tocca minimamente anche perché sarebbe bastato guardare la partita per accorgersi che al 34′ del secondo tempo abbiamo avuto l’ultima occasione nitida con De Paula, per cui la risposta chi di dovere se la può dare da solo”.
Novità in vista per Bruno Vicente: “Servono almeno altre due partite di rodaggio con la Primavera, voglio riaverlo in buono stato di forma, mentre Hochstrasser torna domani sera. Dal mio punto di vista Italiano e Ronaldo stanno benissimo nel ruolo di regista arretrato, mentre Bruno si muove benissimo anche da interno. Ha un modo di giocare vecchio stampo, lo vedo bene in entrambi i ruoli”.
Mano tesa anche a Marcos De Paula: “Fra le linee gioca alla grande, vedrete che prima o poi dimostrerà il suo valore, poi è chiaro che non voglio attaccanti che giochino molto larghi e trasformare il modulo in un 4-1-4-1. Non aspettatevi staticità, ci potrebbe anche stare il 4-2-3-1 in determinate partite”. Su Empoli: “Dobbiamo considerare l’Empoli con rispetto vista l’importanza, davanti hanno tutti giocatori brevilinei e svelti che possono creare problemi nell’uno contro uno. La vittoria potrebbe dare un bello scossone. Qualche meccanismo va ovviamente oliato ma sarei presuntuoso a voler di più visto poco tempo a disposizione, comunque abbiamo disputato una gran partita contro la prima della classe che merita di stare lì”.
Su Italiano: “L’uomo fondamentale, per come la vedo io, per questo tipo di gioco. Certo, non è più quello di qualche anno fa e va gestito, ma conto su di lui”.

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