Una Settimana Da Padova — 31 Gennaio/6 Febbraio

La finestra di mercato invernale si è conclusa, non ci sono state incredibili rivoluzioni all’ombra del Santo, ma un interessante investimento in previsione futura, qualche addio e anche qualche polemica smorzata sul nascere da Rino Foschi. Sul campo, c’è stato l’aggancio alla zona playoff e ora il gioco sembra farsi sempre piu interessante.



Ma andiamo per ordine: Lunedì 31 Gennaio è l’ultimo febbricitante giorno di mercato. Il Padova in mattinata si assicura il giovane portiere della Fiorentina Luciani, e si comincia a vociferare di un deciso ritorno di fiamma per Adrian Ricchiuti. La telenovela di questo inverno si rivela però amara, il Catania e il ds Lo Monaco dopo l’infortunio di Di Gennaro giocano al rialzo e chiedono una cifra spropositata per il 32enne italo-argentino e la trattiva salta negli ultimi minuti di mercato nonostante l’acquisto da parte degli etnei di Lodi, Schelotto e Bergessio avesse fatto credere ad un altra cessione oltre a quella di Mascara al Napoli. Ma Foschi non è rimasto fermo a guadare e nel pomeriggio intanto aveva già chiuso la trattativa per portare in maglia biancoscudata lo svizzero Xavier Hochstrasser dallo Young Boys, compagine di Berna. Antonio Esposito, mai entrato nelle grazie di Alessandro Calori intanto torna all’Inter che lo gira in prestito al Monza. La lista dei musi lunghi però non è finita: Di Nardo è stato trattenuto dai tifosi e dal presidente Cestaro, ma non nasconde di voler più spazio, l’agente di Italiano, D’Amico in mattinata parla di malumore e di una volontà di cambiare aria, fuoriluogo e fuoritempistiche plausibili a dire il vero, Rabito invece rifiuta un importante proposta dell’Atletico Roma e decide di accettare di diventare la terza scelta in quel reparto. Martedì Alessandro Calori chiude il caso Italiano e si dice soddisfatto dell’innesto dello svizzero. Mercoledi è tempo della presentazione di Hochstrasser: classe 88, il “Gattuso svizzero” arriva motivatissimo in veneto con l’obbiettivo di farsi riscattare a giugno per la cifra di 1,5 milioni. Foschi ammette che il ragazzo fosse seguito da Atalanta, Napoli e Palermo, ma la loro indecisione ha fatto si che il Padova arrivasse prima anche nei programmi societari ed anticpasse le mosse. La conferenza si anima presto: Rino Foschi, coriaceo sbotta e ricorda i programmi societari, ovvero di cercare di raggiungere i playoff in vista di un campionato da protagonista l’anno prossimo. Chiusi anche i casi Italiano e Di Nardo, i quali non hanno mai chiesto la cessione e catalogate come invenzioni della stampa. Giovedì la partenza per Reggio Calabria, dove il Padova Venerdì affronta la Reggina nell’anticipo serale. La gara al Granillo sembra mettersi benissimo per il Padova che sfodera un Vantaggiato in versione leader che mette in apprensione tutta la difesa calabrese; migliora pure l’intesa con Ardemagni, manca soltanto il gol. Ma nel momento in cui i biancoscudati abbassano la guardia, l’arbitro Tozzi regala un rigore inesistente a Bonazzoli che realizza. Ci penserà poi Vantaggiato, con un gol simile a quello realizzato a Trieste, solo un po più fortunoso a riportare il risultato sul pareggio, che sta anche un po stretto per i valori visti in campo. Sconfortanti le dichiarazioni di parte a fine gara del tecnico Atzori e dello stesso Bonazzoli, ma si guarda avanti. Sabato la giornata prosegue con il Toro clamorosamente battuto dal Sassuolo in casa, vincono Varese, Novara e Atalanta, impatta il Siena a Cittadella. Il Padova così, dopo 7 risultati utili consecutivi, aggancia ed entra in zona playoff a pari merito con Reggina, Torino e Livorno a 35 punti.


Uomo della Settimana: Daniele Vantaggiato: Ci era andato vicino già nelle scorse settimane a questo premio. Daniele è divantato ora il leader della squadra, il giocatore che ti toglie le castagne dal fuoco quando la faccenda si fa seria. Sempre indiavolato, manca della concretezza di Davide forse, ma ne ha ereditato il carisma, simbolo di un Padova che non si arrende e che raddrizza i risultati impossibili. I tempi in cui i tifosi lo fischiavano sembrano secoli fa, ora Daniele rincorre con questa maglia quella Serie A che gli è sempre sfuggita.

Dante Piotto