Appello raccolto: gli ultras pronti al confronto con il patron Cestaro

È positiva la risposta dei ragazzi della tribuna Fattori alla proposta manifestata ieri al Gazzettino da Marcello Cestaro di incontrarsi per parlare della famigerata Tessera del Tifoso, pur con la consapevolezza che difficilmente questo appuntamento potrà cambiare la situazione. «È importante che ci si possa vedere con il presidente – commenta Andrea, uno dei portavoce della curva – perché Cestaro è una persona corretta, genuina e sensibile. Noi stessi abbiamo dimostrato la nostra disponibilità a confrontarci con tutti, nonostante molte persone parlino senza conoscere il tema, ma non so se ci sarà analoga apertura da parte delle altre componenti interessate». L’esponente della curva si riferisce all’Osservatorio i cui incontri con Federsupporter, unico organismo con il quale ci sono state prove di dialogo, non hanno portato a risultati.
Quale potrebbe essere l’aspetto che cambierebbe l’atteggiamento della curva? «Un primo passo potrebbe essere l’applicazione del protocollo estivo stilato tra Osservatorio e società che permetteva la trasferta ai non tesserati negli stadi con due settori ospiti. Finora non è mai stato dato un ok del genere in qualunque categoria». Il Padova, attraverso l’amministratore delegato Sottovia, ha manifestato la volontà di portare la problematica in Lega: «Sono tante le società che sottolineano i limiti e i disagi portati dalla Tessera. È vero che noi tifosi ne abbiamo già tante, tra bancomat, carte fedeltà eccetera, ma quelle si prendono per libera scelta e il loro possesso non è il requisito per usufruire di un servizio. Mi chiedo perché nessuno abbia ancora parlato dei benefici della Tessera del Tifoso e perché l’Uefa, attraverso Platini, abbia dichiarato che mai verranno svolte manifestazioni in Italia finchè verrà gestito in questo modo l’ordine pubblico». La strada da seguire? «Vanno cambiate le teste, le leggi e gli stadi. A quel punto non servono tessere. Con i tifosi, più che restrizioni, serve dialogo e allora verrebbero in maggior numero a vedere le partite».


Fonte | Andrea Miola per Il Gazzettino