Donati sul calcioscommesse: “Lecce-Bari? Noi eravamo all’oscuro di tutto”

Giulio Donati, difensore della Nazionale Under 21, è intervenuto ieri sera negli studi di Telecittà in qualità di ospite della prima puntata di aprile di Padova Goal. Si è parlato anche dell’arresto di Andrea Masiello, di Lecce-Bari e del calcioscommesse, con tutti gli inquietanti risvolti emersi nelle ultime ore: “Quel derby me lo ricordo bene – ha detto Donati – il Lecce credo fosse all’oscuro di tutto quanto, di sicuro se qualcuno ha fatto qualcosa non è venuto a contattare me che ero uno dei più giovani. Ma credo che il Lecce non c’entri niente. Il calcioscommesse? Forse per i diretti interessati non è semplice, ma quando a dicembre uscì la notizia i nostri compagni di squadra chiarirono nello spogliatoio che non c’entravano nulla. L’unica cosa che resta è quando qualcuno si reca a Roma per deporre in Procura federale”.

I fischi del pubblico – “Non fanno mai bene, ma francamente prima di tutto viene la delusione. Ci sono stati momenti in cui avremmo potuto compiere il salto di qualità e non ci siamo riusciti. Sul secondo gol del Crotone siamo rimasti in due anziché in tre in quella situazione. Io ho sbagliato perché avrei dovuto stare più vicino a Sansone, invece pensavo l’avrebbe data a sinistra anziché a Florenzi. Non mi sono capito bene con Franco e abbiamo preso gol. Di me dicono che devo migliorare nella fase offensiva, paradossalmente gli allenatori dicono che faccio meglio in fase difensiva. Secondo me siamo stati penalizzati dall’aver cambiato spesso formazione, sia per infortuni che per squalifiche. Quando si gioca sempre gli stessi di solito si assimilano meglio i meccanismi”.

Florenzi – “Siamo amici e ci sentiamo spesso. Lui ha quasi salvato da solo il Crotone, sta facendo benissimo, ci siamo parlati anche nei giorni precedenti alla partita e lui purtroppo ha avuto la meglio”

Dal Canto – “Non ci sono le condizioni di cambiare l’allenatore a questo punto della stagione. La sua posizione è solida, ha tutto il nostro appoggio. Cestaro? A fine partita non l’abbiamo visto, non sappiamo i suoi umori. Di solito viene il fine settimana a trovarci. Bisogna preparare bene Livorno. Bisogna fare qualcosa in più”.

Livorno – “Sono nato vicino a Lucca, il derby era quello col Pisa, abbiamo un nemico comune. In casa qualche volta si sentono mugugni al primo passaggio sbagliato, fuori casa magari questo non accade. All’andata ci diedero filo da torcere, ma riuscimmo a spuntarla di misura”.
Fonte | PadovaGoal.it