Qui Spezia, Andrea Bovo: “Serve un bel filotto per andare ai playoff”

Andrea Bovo, 186 presenze nelle fila del Padova domenica si profila una gara emozionante.
“Con play-off e play-out ho superato le duecento presenze ed è vero che nell’ultimo anno, quando non giocava Italiano, mettevo io la fascia. Sicuramente ci sarà una grande emozione quando tornerò all’Euganeo, mentre il fatto di giocare al Picco attenuerà un po’ i sentimenti, anche se mi farà senz’altro piacere incontrare la squadra che mi ha fatto diventare un giocatore di questo livello. Non ci sarà spirito di rivalsa, nè motivo di andare in campo contratto: darò tutto per lo Spezia perchè è la mia squadra attuale ed è giusto nei confronti dei tifosi bianchi e del club per il quale gioco”.
Un passo sotto la curva a salutare i tuoi ex tifosi?
“Se dovessero chiamarmi, penso non ci sarebbe niente di male ad andare sotto la “Piscina”. Con il Padova mi sono lasciato bene e, con un pizzico di presunzione, penso di essermelo meritato un saluto. Mi piacerebbe, ancor di più, che ciò avvenisse all’Euganeo”.
Un paragone tra le due piazze?
“Spezia e Padova hanno diverse cose in comune: due tifoserie che vivono il calcio in modo molto passionale e forte, sette giorni su sette. Forse, alla Spezia, la tifoseria può sembrare più calda, ahnche il fascino dello Stadio Picco che porta a caricarti, perchè è vicino al campo a differenza dell’Euganeo che è una struttura distante, che penalizza molto il tifo. Ma se il Padova giocasse all’Appiani, sarebbero simili”.
Nello Spezia ti stai affermando come uno dei giocatori dal rendimento più costante e che incarna lo spirito combattivo che vogliono i tifosi bianchi.
“Quella è una caratteristica che non voglio assolutamente perdere e so che alla Spezia vale ancora di più. Penso si però riduttivo pensare di fare una carriera solo con la grinta e scivolate, ma occorre migliorare nei fondamentali e ci sto provando”.
Con il Padova contrasti i play-off, questo Spezia dal rendimento altalentante ha le possibilità di conquistarli?
“Ci serve un filotto di risultati. Con il Padova arrivammo ad avere tre punti sopra i play-out. Poi, dopo aver vinto con il Portogruaro e conquistato la salvezza, facemmo una serie di 8 vittorie in 9 partite, che ci portarono dentro ai play-off. Dobbiamo migliorare la costanza nelle vittorie, se si vuole arrivare agli spareggi promozione. credo che la classifica dica quello che sono i reali valori”.
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Un punto di forza e di debolezza dei bianchi?
“Il primo è Sansovini, che è un’arma micidiale, mentre un punto di debolezza è un po’ la gestione dei momenti della partita, capire quando è il momento di rifiatare o accelerare”. (…)
Fonte | Fabio Bernardini per LA NAZIONE