Sala Stampa con le parole di Dal Canto e Silva

Alessandro Dal Canto: “La partita di oggi? Difficile commentarla, mi dispiace, pazienza… Dispiace perché abbiamo finito male, dal punto di vista della classifica non cambiava nulla ma dal punto di vista del morale avrebbe aiutato però siamo arrivati completamente scarichi. Contento non sono, questo è poco ma sicuro… I playoff erano ampiamente alla portata della squadra, ma non siamo retrocessi… Immaginavo la delusione, ma non un clima così distruttivo, ed è da un po’ che c’è…. Ormai è andata così, pazienza. Perché a gennaio non abbiamo posto rimedio? Perché non abbiamo potuto fare ulteriori operazioni, dall’alto è arrivato un input a riguardo… Ma da questo punto di vista vi spiegherà meglio Rino Foschi! Avevamo individuato dove mettere le pezze, ma non abbiamo avuto la possibilità di metterle… Non mi sono mai lamentato e non lo farò oggi, perché non abbiamo centrato l’obiettivo prefissato. Ringrazio i due gruppi che ho avuto in questi 15 mesi. E c’è chi ha fatto peggio di noi, facendo un buco in cui ha trovato pure il petrolio mentre noi non abbiamo trovato il petrolio… Errori? Avevamo un dualismo a centrocampo che non siamo riusciti ad evitare, non abbiamo trovato una spalla ideale a Donati… Italiano-Milanetto? Ci sono delle cose che non sapete e non saprete mai, c’è dell’altro… Milanetto l’ho avallato come tutti, su di lui avevamo fatto una valutazione ma le cose sono cambiate. L’assenza di Italiano? Era in permesso, sono cose personali sue… Bentivoglio? Sa il fatto suo, è abbastanza grande per sapersi difendersi ma non bisogna gettargli la croce addosso… Il futuro? Comunque vadano le cose mi ritengo fortunato di aver allenato una squadra come il Padova, e per questo ringrazio Foschi, Sottovia e De Franceschi che mi hanno dato questa eccezionale opportunità. La mia gestione? Non è stata certo catastrofica come viene fatta passare… Se dovessi andar via mi dispiacerebbe perché non ho raggiunto un obiettivo importante, ma sono orgoglioso di quanto fatto. Avevamo un vantaggio enorme e l’abbiamo dilapidato, quindi di errori io ed i giocatori ne abbiamo certamente compiuti! Abbiamo subito troppi gol per restare ad alto livello, 58 reti sono un’enormità… Non vivo di rancori, facco la mia strada senza astio e senza vendetta! Finiamo settimi con grandissima delusione, ma le basi ci sono perché sono due anni che la squadra supera i 60 punti. Qualcosa che non rifarei? C’è, assolutamente sì, errori ne ho fatti anche durante la stagione ma non determinanti, quelli determinanti li ho fatti all’inizio perché mi hanno costretto a cambiare modulo. I troppi cambi di giocatori influiscono? E’ un dato di fatto, basta vedere cosa sta facendo il Verona che sono sempre gli stessi… Il tempo ed i risultati possono cancellare tutto!”.


E’ un Massimo Silva stanco ma orgliosamente soddisfatto quello che arriva nella sala stampa dell’Euganeo con la felpa bianconera già impregnata di spumante. Tra un abbraccio e l’altro, tra una foto e altri complimenti, il tecnico protagonista della fantastica salvezza è di poche parole: ” E’ la più grande soddisfazione della mia carriera. Certo, è stato molto bello ed emozionante disputare la serie A con Giampaolo, ma aver raggiunto questo traguardo rappresenta la gratificazione di tutti i miei anni di gavetta, tra questo o quel campo prima di oggi. Per me inizia una nuova carriera. E’ l’apoteosi”. Ripercorrendo per qualche istante i mesi che ha lasciato alle spalle, dice: “E’ stata una grande rincorsa. Devo ammettere che pensavamo di salvarci domenica scorsa, ma poi per altri risultati non ce l’abbiamo fatta. Le ore prima della gara non passavano mai, c’era tanta tensione, neanche la riunione tecnica abbiamo fatto. Poi da questa mattina ho preparato la gara, caricando la squadra e spiegando che non dovevamo prendere gol all’inizio, così come avevo chiesto col Crotone. Per il resto, la differenza l’ha fatta la differenza delle motivazioni”. Silva era sicuro, già da Ascoli-Crotone: ‘Festeggeremo sabato a Padova’. Ma non avrebbe mai immaginato che ad essere decisivo, a rompere l’1-0 sarebbe stato Lorenzo Pasqualini, l’esterno rispolverato e ricaricato. “Ha segnato poco, ma il gol di stasera è bellissimo. E’ stato un gesto che ha sublimato la mia gestione”. Un atmosfera di festa assoluta tra i corridoi dell’Euganeo: tra i giocatori che festeggiavano proprio affianco la sala stampa, con le urla che scavalcavano le pareti, e il team manager Paolo De Matteis che ha ricordato ” il ritiro fatto a Cascia, dove l’impossibile non è contemplato”. Entusiasta il presidente Benigni, presente allo stadio: “Una grande salvezza, un grande risultato per tutti: per la squadra, per i tifosi e per la città. Ce la siamo davvero meritata”.
Fonte | Intervista a Silva a cura di PicenoOggi