Il Mattino: Chi sarà il nuovo mister biancoscudato?

Una volta scelto l’allenatore, Fabrizio Salvatori dovrà tuffarsi nel mercato, visto che la campagna estiva sta progressivamente entrando nel vivo. Il 22 giugno scade il termine per accordarsi sulle comproprietà.
PADOVA Una corsa che coinvolge almeno una decina di nomi, ma solo due partono in pole position e sembrano aver distaccato nettamente i concorrenti. È partita la caccia al nuovo allenatore del Padova e i nomi più caldi sono quelli di Gianluca Atzori e Fulvio Pea. Favorito dell’ultim’ora proprio quest’ultimo, il quale, dopo aver stupito al primo anno in B sfiorando la finale playoff con il Sassuolo, è in rotta di collisione con il club emiliano. Pea. Il faccia a faccia tra Cestaro (nella foto in basso a destra con Baraldi) e Pea dovrebbe andare in scena già questa mattina, lontano da occhi indiscreti e quindi non negli uffici della Unicomm, alla presenza di Luca Baraldi e del nuovo d.s. Fabrizio Salavatori. L’ex tecnico della Primavera interista piace molto al direttore sportivo e anche al manager emiliano, tanto da aver convinto il presidente ad incontrarlo subito. Pea è pronto a ricominciare la propria scalata verso la serie A, dopo aver rotto completamente i rapporti con il Sassuolo. È una vera e propria bufera quella scatenatasi dopo l’eliminazione dai playoff a vantaggio della Samp, con l’allenatore che ha denunciato senza troppi giri di parole di avere delle spie all’interno della società neroverde, in grado di remargli contro al punto da passare gli schemi alle formazioni avversarie. La sua permanenza a Sassuolo sembra impossibile, anche se lunedì dovrebbe incontrarsi con il patron Giorgio Squinzi, il quale potrebbe anche decidere di smantellare gran parte dell’organigramma societario per convincerlo a restare. Ma l’ipotesi sembra remota. L’allenatore vuol ripartire da una piazza più calda e ambiziosa, il suo ingaggio è alla portata del Padova e ora deve solo convincere Cestaro. L’arrivo di Pea si sposerebbe bene anche con una politica di ringiovanimento della squadra: ha vinto tutto con le formazioni Primavera di Samp e Inter e proprio il suo rapporto privilegiato con i nerazzurri potrebbe convincere a portare il Padova in pressing su qualche “gioiellino” del vivaio interista, vedi i vari Romanò, Crisetig e Longo. Il tecnico, classe 1967, ha già allenato Donati in nerazzurro e un giovanissimo Renzetti alla Lucchese. Atzori. Da un incontro imminente ad un altro già avvenuto. Ieri mattina Gianluca Atzori è stato protagonista di un blitz negli uffici della Unicomm, dov’è stato presentato a Cestaro da Salvatori e Baraldi. L’ex allenatore della Sampdoria piace per il suo modo moderno di intendere il calcio e la capacità di lavorare con i giovani. Atzori gradirebbe molto rilanciarsi da Padova, società a cui fu accostato già per il dopoSabatini, ma a frenarne le quotazioni è un contratto oneroso, fino a giugno 2013, con la Samp. Inoltre, in caso di promozione in serie A per i blucerchiati, percepirebbe anche un aumento di stipendio. L’allenatore potrebbe trattare una buonuscita con il club di Garrone ma difficilmente si accontenterebbe di una cifra nettamente inferiore (meno della metà di quella che percepisce dalla Samp), l’unica che Cestaro può offrirgli. Altri. Attenzione al terzo incomodo Di Francesco, legato anch’egli, ma a cifre minori, con il Lecce fino al 2013. L’allenatore piace a Salvatori ma ancora non ha sentito Cestaro e resta in attesa di sviluppi. Curiosamente, Di Francesco è molto stimato anche da Dal Canto, il quale l’ha indicato come miglior tecnico della B per la stagione 2010/11. Altri nomi sul taccuino del d.s. sono quelli di Cosmi e Colomba, ma entrambi guadagnano cifre importanti. Apolloni sarebbe disponibile, ha un contratto abbordabile, ma non convince appieno. Outsider Bisoli, l’uomo di punta di Foschi, mentre appare difficile la soluzione Maran, che si gioca la A con il Varese ed è sotto contratto con i biancorossi. Ma in tutto questo mare magnum di nomi al momento la scelta sembra sempre più confluire tra Pea e Atzori.
Fonte | Stefano Volpe per Il Mattino di Padova