Italiano al Mattino: «Pugnalato da tanti tifosi, sui blog e i social network interessava solo cancellare il – 2»

Vincenzo Italiano, la sentenza del Tnas sancisce definitivamente che lei non tentò l’illecito sportivo in occasione di quell’ormai famoso Padova-Grosseto. Le sue prime sensazioni?

«Sono contento per com’è finita, passare da una squalifica di 3 anni ad uno stop di 9 mesi è una grande vittoria. Mi dispiace di aver perso tutto questo tempo per una vicenda che ho sempre ritenuto assurda. Sono contento che finalmente si metta tutto alle spalle».

C’è qualcosa che ancora le brucia dentro?

«Sì. In tutti questi mesi ho letto molte volte su internet, tra i blog e i social network, di tifosi del Padova che si dichiaravano interessati solo alla restituzione dei due punti. Hanno scritto che la mia condanna, o la mia assoluzione, non contava nulla, in confronto ai due punti: sono stati in tanti, tantissimi. Dopo tutto quello che ho dato sul campo, sudando sangue per portare a casa una vittoria! Questo non dovevano farmelo…».

Quale è stata la sua reazione nel leggere tutto ciò?

«È stata la pugnalata peggiore che avrei mai potuto subire, non come i tre anni di squalifica, ma quasi. Mi hanno fatto vomitare, sono stati in tanti a scrivere queste assurdità. Ricorderò questa come una delle più grandi delusioni della mia vita».

Altri tifosi, tuttavia, si sono dissociati da tali posizioni.

«Vero, in tanti hanno apprezzato il mio lavoro e la mia volontà. Voglio ringraziare la Tribuna Fattori, che in un comunicato ha manifestato pubblicamente la convinzione che io fossi innocente: sono state persone squisite. Capisco di non poter piacere a tutti, e capisco anche chi si dichiara scettico verso un mio reintegro al Padova per motivi legati alla mia condizione fisica o agli equilibri interni allo spogliatoio attuale. Non accetto, però, chi mi pugnala alle spalle».

Come ha vissuto questa lunga attesa?

«Nell’ultimo mese ho avuto una grandissima paura, lo confesso. Il fatto che la decisione venisse rinviata così tanto mi ha spaventato. La speranza c’era, la certezza no. Avevo paura di uscire completamente dal mondo del calcio, tre anni di squalifica sarebbero stati una “mazzata”. Invece, tra un mese ritorno in campo».

Dal 18 marzo sarà, appunto, riabilitato. Che farà Italiano da quel momento in poi?

«Ho intenzione di giocare altri due anni, ne ho tanta voglia e spero di riuscire a trovare un’opportunità per farlo. Se non mi verrà concessa, comincerò a inseguire il mio sogno di diventare allenatore. Inizierò a studiare, mi metterò d’impegno e intraprenderò questa nuova strada».

Potrebbe essere il Padova quell’opportunità di cui parla?

«No, credo che non ci siano spiragli per tornare a giocare in biancoscudato. Il mercato è chiuso, hanno sistemato tutti i reparti e credo che la mia avventura qui sia chiusa. Il mio sogno era smettere con questa maglia, ma per tanti motivi non ne ho avuto la possibilità. Non sempre i progetti vanno a buon fine».

Fonte | Francesco Cocchiglia per Il Mattino di Padova