Dal Canto relatore ieri sera a Palazzo Moroni sul tema “Sport ed essere vincenti”

«Essere vincenti non significa vincere tutte le partite». Le parole di Alessandro Dal Canto non sono di commento alla gara di Bergamo, ma arrivano da un incontro, organizzato da Forema (l’ente di formazione di Confindustria Padova) a palazzo Moroni. Il tema è “Sport e formazione per essere vincenti” e ha visto la partecipazione, oltre che di Dal Canto, anche di Stefano Santuz, direttore sportivo della Fidia Padova, e Nicola Bezzati, capitato del Petrarca rugby campione d’Italia. A presentare la serata sono stati Marino Melvestio, presidente di Forema, e Umberto Zampieri, assessore allo sport del Comune. L’incontro ha aperto il “mese della formazione”, contenitore di eventi dedicati alla formazione. «Essere vincenti: l’argomento è molto vasto – ha spiegato Dal Canto al pubblico composto da giovani, ma anche da imprenditori – Quello che conta è costruire una mentalità che diventi vincente, non tanto vincere sempre. Io come allenatore cerco di trasmettere la voglia di non accontentarsi mai, di dare il 110 per cento. Una cosa molto difficile per i giocatori, ma anche per chi deve trasmetterlo. Io sostengo che il fattore umano, soprattutto nelle categorie inferiori alla serie A, può essere decisivo: il temperamento conta più delle qualità in certi casi».
Per fare questo c’è una base che risulta indispensabile: «La molla determinante è l’amore per il proprio lavoro, la passione. La possibilità di fare un lavoro che è prima di tutto una passione è per me cruciale. Sono arrivato a traguardi importanti in maniera molto veloce, perchè è fondamentale anche essere al posto giusto al momento giusto. Questo mi costringe a essere molto attento e a continuare a impegnarmi. E lo posso fare perchè c’è la passione».
Sul tema dell’essere vincente sono intervenuti anche gli altri relatori. «La cosa fondamentale è il gruppo – ha sottolineato Bezzati – Per noi significa incontrarci anche fuori, ma soprattutto cercare obiettivi comuni e sapersi confrontare su questi obiettivi ogni settimana».
«Creare una mentalità vincente è il sogno di tutti – ha detto Santuz – Bisogna provarci dandosi regole organizzative e obiettivi, impegnandosi sempre al massimo su queste linee guida. Bisogna partire dai giovani, dalla formazione. Oggi però noi vediamo che nel settore giovanile manca spesso l’aggressività, la “fame”. Questa è difficile da insegnare e da imparare, ma è indispensabile per sfruttare tutte le qualità di questi ragazzi».


Fonte | Il Gazzettino