![Padova e provincia, un mappamondo di integrazione](http://www.calciopadova1910.com/wp-content/themes/community/scale-image.php?src=http%3A%2F%2Ft2.ftcdn.net%2Fjpg%2F00%2F21%2F88%2F29%2F400_F_21882924_N6GUCqpmlm4fRjrvY0JfaRVMavZSuEh7.jpg&w=200&h=200)
In Veneto è stato realizzato uno studio sul tesseramento dei giovani calciatori stranieri che fotografa una realtà regionale caratterizzata da alti livelli di integrazione sociale, nel nome dello sport e del fair-play.
La ricerca, condotta da Piero Bianzale del Coordinamento regionale Veneto del Settore giovanile e scolastico sul tesseramento dei giovani calciatori, ci offre lo spaccato di una regione che già dall’inizio del fenomeno migratorio si è misurata con il tema dell’integrazione sociale. Lo studio aggiornato al 2011 indica in quasi cinquemila gli stranieri tesserati nel settore giovanile pari al 9 per cento del totale tesserati che sono 58.000.
La delegazione di Padova è la terza dopo Treviso e Verona come numero di extracomunitari e la prima come numero di comunitari che assommano a 257, la cui larga maggioranza proviene dalla Romania.
Per quanto riguarda invece gli extracomunitari – i tesserati di Padova sono in totale 705 – possiamo dire senza retorica che è rappresentato tutto il mondo. La presenza più massiccia è quella del Marocco seguito dall’Albania, dalla Moldavia e dalla Nigeria, ma si contano anche ragazzi provenienti dall’Uruguay, dalla Norvegia, da Cuba, dalla Turchia, dalla Siria e dall’Angola. Un guazzabuglio di razze, religioni, lingue, comportamenti che il calcio sa rendere uguale grazie ai veri valori della convivenza, quali la solidarietà, l’amicizia la partecipazione e il rispetto: questo è il vero fair-play.
Fonte | Il Gazzettino
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