Hallenius saluta: «Non so dove giocherò. Città e tifosi avrebbero meritato la A»

Linus Hallenius ha già lasciato l’Italia. Lo svedese ha raccolto i suoi effetti personali e assieme alla fidanzata è tornato in Svezia per le vacanze. Hallenius ha salutato la città e la tifoseria che, nonostante uno scarso impiego e gli infortuni, hanno mostrato stima e considerazione per lui.

Linus, come valuti la tua esperienza a Padova?

“Se non fosse stato per gli infortuni, sicuramente positiva, anche se avrei voluto giocare di più. Ho sentito sempre affetti da parte dei tifosi, che mi hanno mostrato considerazione e stima. Questo me lo porterò sempre dietro, anche se avrei voluto contribuire di più al raggiungimento dell’obiettivo, che purtroppo non è stato centrato”

Tre diversi infortuni in un anno. Quanto hanno pesato?

“Prima di quest’anno non mi ero mai infortunato, questo lo vorrei precisare, anche per me si tratta di una situazione completamente nuova. Ho avuto problemi al tendine, non sono mai riuscito a tornare al 100% nonostante tutti gli sforzi compiuti. Sono un ragazzo molto tranquillo, faccio vita da professionista, seguo una dieta controllata, non faccio orari che non appartengono alla vita di un calciatore. Adesso lavorerò tantissimo per riprendere il tono muscolare e spero proprio di poter mostrare il prossimo anno il mio valore”

Dove giocherai l’anno prossimo?

“Ancora non lo so. Il mio procuratore sta aspettando un appuntamento con il Genoa per valutare tutte le opzioni a disposizione. Cetinkaya mi ha detto che ci sono alcune squadre molto interessate, una anche in Italia, ma al momento non posso dire nulla”

A gennaio Cetinkaya dichiarò che la tua esperienza a Padova era terminata, ma poi sei rimasto. Si dice che il tuo feeling con Dal Canto non sia mai sbocciato. E’ vero?

“Non voglio parlare del passato e del rapporto con lui. La cosa importante è che ognuno dia il massimo e si comporti da professionista e io sono certo di aver dato il 100% sempre e in qualsiasi caso per il Padova. Il dispiacere è aver fallito l’appuntamento con i playoff, un traguardo che dovevamo raggiungere”

Passiamo in rassegna la tua stagione

“Penso di aver giocato bene a Reggio Calabria e col Verona, e prima anche contro Sassuolo e Grosseto. Un bel ricordo è anche il gol di Bari in una serata negativa per la squadra. Purtroppo poi mi sono infortunato e sono stato costretto a fermarmi”

Ti abbiamo visto abbandonare la panchina dopo essersi scaldato per tutto il secondo tempo e dopo l’ultimo cambio effettuato da Dal Canto nella partita con il Gubbio. Un gesto di protesta nei confronti dell’allenatore?

“Non è successo nulla, erano stati fatti tutti i cambi e la partita era quasi finita”

Un giudizio sul calcioscommesse?
“Per me è una cosa impossibile da capire, quello che è successo non appartiene al calcio, è qualcosa di inconcepibile. Ma non conosco esattamente i fatti, per cui mi astengo da qualsiasi giudizio”

Dal Canto nella sua analisi di fine stagione ha parlato di fatti segreti che non possono essere rivelati e che avrebbero rappresentato una delle chiavi del fallimento stagionale. Ne sai qualcosa?

“Sono rimasto sorpreso di quelle dichiarazioni, non conosco nessun fatto segreto, non so di cosa parli e a che cosa si riferisca l’allenatore”

Che opinione ti sei fatto di Foschi?

“Lo rispetto molto per quello che ha fatto nella sua carriera, ha molta esperienza e si vede”

Di chi pensi siano le maggiori responsabilità del mancato raggiungimento dei playoff?

“Alla fine in campo andiamo noi giocatori e quindi la responsabilità è nostra. Credo, però, che l’allenatore abbia il compito di far sì che tutti i giocatori vogliano la stessa cosa. Mi dispiace tanto per Padova e i suoi tifosi, avrebbero meritato la serie A”
Fonte | PadovaGoal.it