Il preparatore atletico Gerosa: “Ecco come funziona il ritiro a Bresseo…”

A Bresseo oggi è stato intervistato il preparatore atletico Arturo Gerosa che si presenta e spiega quali saranno i programmi di lavoro in questi giorni::
Sul suo curriculum: “Sono del 1966, abito a Pavia, sposato con moglie e figlia, da quasi 15 anni mi dedico esclusivamente al calcio, ho lavorato in questi anni a Pavia e nelle ultime due stagioni nella Reggiana. Ho fatto tanta palestra tra C1 e C2, che chiamo “l’inferno”, adesso dopo tanta gavetta arrivo nel calcio vero. Sarò portavoce dello staff medico e dei preparatori, alla fine renderò conto sempre a mister Pea. Dobbiamo prepararci tenendo conto via via degli impegni, e cercando di mantenere una condizione standard.”
Sulla struttura di Bresseo: “Quando l’ho vista mi sono sentito come un bambino a Gardaland! E’ stupenda ed attrezzatissima, non si può chiedere di meglio”.
Sul programma del ritiro: “Adesso stiamo iniziando soprattutto a conoscere tutti i vari giocatori e le loro caratteristiche. Li dobbiamo preparare per essere al top durante tutto il corso della stagione. I picchi di top e flop durante il campionato sono dovuti ad altri fattori… Contando che le settimane regolare sono poche dobbiamo tenere uno standard costante! Certo, poi la preparazione atletica di fine agosto è diversa di quella di novembre-dicembre… Il ritiro? Più che sulla quantità bisogna puntare sulla qualità, perché il giocatore ha un fisico di qualità. Ci vuole molta attenzione e prevenzione così da poterli mettere nelle migliori condizioni per farli allenare. E per assurdo allenarsi a queste condizioni permette di adattarsi prima, perché se ti alleni in montagna quando poi torni in pianura fatichi ad ambientarti inizialmente! E poi per adattarsi all’allenamento in altura non basta un ritiro intero… A conti fatti è quasi meglio allenarsi in pianura!”.
Sull’alimentazione: “Non c’è maniacalità ma c’è attenzione con equilibrio per non andare fuori strada… E’ importante responsabilizzare i giocatori anche quando non sono sotto il nostro controllo”.
Su Pea: “Eravamo compagni all’Isef dal 1986 al 1990 e ci siamo sfidati una volta in campionato: Lucchese-Pavia, è finita 5-0 per lui…”.
Sugli infortunati: “Gallozzi lavora ancora a parte, ci vorrà ancora un po’ per allinearlo al gruppo così come Milanetto. Anche per Osuji era previsto un lavoro a parte, ma causa gastroenterite non l’abbiamo ancora visto… In generale, c’è chi è più in forma chi meno, non ho visto comunque nessuno in condizioni pietose… certo c’è chi ha finito dopo il campionato come Rispoli, che ora ha bisogno di un po’ di riposo supplementare rispetto ai compagni”.
Fonte | PadovaGoal.it | Foto PadovaSport.tv