Italiano: “Abbiamo spento la luce per dieci minuti. E quella traversa…”

Italiano in conferenza stampa a Bresseo:
Sul Grosseto: “La traversa? Avevo colpito la palla talmente bene che pensavo di segnare… Peccato che Narciso l’abbia toccata! Quei dieci minuti di sbandamento nella ripresa ci ha fatto perdere due punti, perché sono proprio due punti persi! Nel primo tempo avevamo gestito nel modo migliore la partita, rallentando il ritmo e segnando due reti… Ad inizio ripresa abbiamo spento la luce e con uno come Sforzini, che reputo uno degli attaccanti più bravi della categoria, non si scherza… Poi abbiamo a mio avviso ripreso in mano le redini del gioco ma non siamo riusciti a tornare avanti. Il caldo? Credo che nonostante tutto abbiamo retto bene fisicamente… Nell’intervallo ci siamo detti di rimanere concentrati e di non concedere nulla, eravamo convinti di riportare anche in campo quanto detto e invece… Di solito do i meriti agli avversari, ma ieri la colpa è stata tutta nostra… Abbiamo smesso di giocare per dieci minuti e ci hanno puniti! Loro nel primo tempo non avevano fatto nulla… Se partite come quelle di ieri finiscono 2-2 vuol dire che qualcosa non è andato! Il rammarico più grande è non vedere il Padova a 62 punti, perché sarebbe stato un bel bottino… Ieri l’obiettivo era ritrovare l’autostima, e credo si sia vista anche molta personalità soprattutto dal centrocampo in su. Tra andata e ritorno col Grosseto abbiamo lasciato per strada cinque punti, potevamo e dovevamo fare meglio…”
Su Padova-Torino: “Era stata una notizia bellissima, potevamo tornare da una trasferta con sei punti in più e invece…”
Sul Sassuolo: “In casa stiamo faticando moltissimo, e una squadra come la nostra non può permetterselo… E’ uno scontro d’alta classifica, la loro è una squadra che gioca con tutti gli 11 effettivi dietro la linea della palla sfruttando i varchi, e lo faranno anche martedì. Dobbiamo cercare di giocare come nel primo tempo di ieri, abbassando il ritmo quando serve e gestendo al meglio la palla”.
Sul Padova: “Nel calcio parlano i numeri, e questi dicono che quest’anno la nostra fase difensiva non è stata delle migliori… Ci portiamo dietro questo ‘difettuccio’, concediamo ed alla minima distrazione subiamo… Fortuna che segniamo anche molto!”
Sulla propria condizione fisica: “Ho retto bene, sono riuscito ad arrivare fino in fondo… Anzi, a dir la verità stavo addirittura meglio nella ripresa! Sono contento perché vuol dire che grazie agli allenamenti sono riuscito a tenere la condizione, e ne vado fiero perché vuol dire che durante gli allenamenti spingo a dovere. Non giocare da un mese e mezzo e farlo per novanta minuti a trenta gradi è un vanto per me…”
Su Cestaro: “Ieri era in panchina con noi, ma a fine partita non ci ha detto niente…”
Sul contratto: “Io come Del Piero? Quando penso a lui mi viene solo in mente un professionista esemplare che in venti anni non ha mai detto una parola fuori posto… Lui è un esempio per tutti, da seguire! Da questo punto di vista ho sempre cercato di comportarmi come lui nonostante le difficoltà, i momenti negativi e le settimane in cui ho dovuto mandare giù bocconi amari, e l’ho fatto… C’è da rendere conto a presidente, direttore sportivo, allenatore e tifosi, se uno gioca pensando alla maglia ed al bene della squadra quella è una gran squadra! Io ho sempre portato avanti questi valori e questi concetti, e se a 34 anni sono arrivato a giocare una partita come quella di ieri a quei ritmi dopo un mese e mezo di inattività… Non riesco a trovare l’aggettivo adatto!”
Sulla classifica: “Abbiamo rallentato? Nel girone di ritorno è tutta un’altra musica… Le squadre che vogliono arrivare fino in fondo devono avere personalità! Il Pescara ce l’ha ed è meritatamente al secondo posto”
Sul Pescara: “Ne avevo già subiti sei da Zeman ai tempi del Verona contro l’Avellino… Dodici in due partite…”
Fonte | PadovaGoal.it