Padova-Torino, come andrà a finire? Aspettando la sentenza, ecco le tre ipotesi

Ricorsi, controdeduzioni, perizie: il futuro di Padova-Torino, partita vinta sul campo dai biancoscudati, è ancora tutto da scrivere. Perché il Giudice sportivo ha chiesto l’intervento della Procura Federale? E soprattutto, come andrà a finire?

Secondo Toro News, a proposito del ricorso della società granata, ”ciò che ha spinto la società granata a ripresentare il reclamo (per ottenere la tanto agognata decisione d’ufficio di rimandare tutto nelle mani della Procura) è stato che il Giudice ha rilevato una mancanza di applicazione dell’articolo 29, commi 5-6, in cui si rimanda prima al giudizio in prima istanza della regolarità del campo da gioco e poi alla famosa riserva verbale. In questo caso ciò non è stato fatto, almeno secondo il Toro”.

Sempre secondo Toro News “da adesso, però, il Torino ha una certezza in più: sa che della faccenda se ne occuperà il procuratore federale Stefano Palazzi, il cui compito sarà quello di mandare una perizia al Giudice Sportivo in merito al funzionamento dell’impianto elettrico dell’Euganeo. La cosa dovrebbe essere svolta in tempi relativamente brevi, dopodiché la palla passerà nuovamente nelle mani del Giudice, e lì potrebbero volerci tempistiche molto più dilatate: probabilmente fine febbraio”.

Tre le ipotesi possibili in gioco possibili, due delle quali a favore del Toro, una del Padova. La prima, sostiene Toro News, ipotizza quanto segue: ”Viene rilevata la responsabilità oggettiva del Padova. Ciò avverrebbe non – come talvolta si è potuto leggere da altre parti – in base all’articolo 158/A della FIGC (“Deve essere disponibile un idoneo generatore di emergenza in grado di garantire immediatamente e senza interruzione almeno due terzi del valore di illuminazione”), quanto piuttosto secondo l’articolo 17, comma 1 del Codice della Giustizia Sportiva, in cui si afferma che “la società ritenuta responsabile, anche oggettivamente, di fatti o situazioni che abbiano influito sul regolare svolgimento di una gara o che ne abbiano impedito la regolare effettuazione, è punita con la perdita della gara stessa con il punteggio di 0-3”. Proprio a quest’ultimo il Torino si è appellato, data anche la maggior genericità della norma stessa: in questo caso la vittoria sarebbe stabilita d’ufficio in favore dei granata, data l’oggettiva responsabilità di un generico impedimento a svolgere la partita”.

Altra ipotesi, quella che porterebbe alla ripetizione della partita: “Dalla perizia non viene ritenuto oggettivamente responsabile il Padova, quanto piuttosto viene attribuito a fattori esterni (meteorologici o comunque non imputabili alla società patavina) il guasto all’impianto elettrico. Viene tuttavia confermato che la gara non ha avuto svolgimento regolare. Dunque, ai sensi dell’articolo 17, comma 4, della Giustizia sportiva si potrà “ordinare la ripetizione della gara dichiarata irregolare”, in quanto “gli organi della Giustizia sportiva, quando ricorrano circostanze di carattere eccezionale, possono annullare la gara e disporne la ripetizione, ovvero l’effettuazione”. Si tratterebbe del minimo richiesto dal Torino, ma garantirebbe, quanto meno, il rifacimento dal primo all’ultimo minuto della partita. Preferibilmente senza più interruzioni.

Terza ipotesi, quella favorevole al Padova: “Ciò nonostante – scrive Valentino Della Casa di Toro News – il sopra citato articolo 17, nello stesso comma 4 prevede anche che si possa “dichiarare la regolarità della gara con il risultato conseguito sul campo”. Vale a dire che non verrebbe riconosciuta né dalla Procura, né, di conseguenza, dal Giudice Sportivo l’irregolarità della gara. In questo caso verrebbe omologato il risultato”.
Fonte | Gabriele Fusar Poli per PadovaGoal.it