Doni confessa, ma precisa: “Non ero a conoscenza di accordi tra le due società”

L’avvocato di Cristiano Doni, Salvatore Pino, ha parlato con i giornalisti a margine dell’interrogatorio al suo assistito. Doni sta collaborando con i giudici, ha fatto ammissioni su Atalanta-Piacenza, ma ha precisato di aver agito solo a titolo e livello personale, scommettendo su partite dopo aver sentito informazioni, smentendo contatti o rapporti con il gruppo degli “zingari”. Sono arrivare ammissioni anche su Ascoli-Atalanta mentre Doni avrebbe negato ogni addebito su Padova-Atalanta, partita che tirerebbe in ballo anche la società nerazzurra. Doni non ha fatto nomi di altri giocatori e precisato l’assoluta estraneità dell’Atalanta nei fatti accaduti. L’avvocato ritiene che la posizione del proprio assistito, pur rafforzando l’impianto accusatorio, esca alleggerita dal punto di vista penale. Il legale è convinto che i giudici accuseranno Doni di frode sportiva ma non di associazione per delinquere ed ha già presentato domanda per il ritorno in liberta o in subordine la concessione degli arresti domiciliari. Il Gip sta già valutando l’istanza di scarcerazione avanzata dal suo legale, facendo sapere che deciderà nel più breve tempo possibile. È dunque possibile che Cristiano Doni possa lasciare il carcere nelle prossime ore e trascorrere il Natale con la propria famiglia.
Ieri invece è stato il turno di Carlo Gervasoni, ex difensore di Cremonese, Albinoleffe, Mantova e Piacenza che davanti al giudice per le indagini preliminari Guido Salvini ha confessato di aver venduto le partite del Mantova, nella fattispecie nella stagione 2009-2010 le trasferte a Padova, a Brescia, a Grosseto, a Cittadella e a Salerno, facendo riferimento a molte altre gare “aggiustate”, almeno 6-7, di tutte le squadre in cui ha militato in questi ultimi anni, oltre al Mantova (squadra che poi ha dovuto affrontare il fallimento e la ripartenza dai dilettanti proprio a causa di quella retrocessione) anche Albinoleffe, Piacenza e Cremonese. Per di più ha rivelato che ci sarebbero circa altri 20-25 giocatori coinvolti, destinati ad allungare la già rigogliosa lista degli iscritti nel registro degli indagati. Ha preferito non rispondere al contrario Luigi Sartor, ascoltato dopo Gervasoni.
Fonte | PadovaGoal.it | PadovaSport.tv