Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo e legale del Calcio Padova nella vicenda Torino, è intervenuto ieri sera a Padova Goal facendo il punto della situazione dopo il primo round vinto dalla società biancoscudata: “Le ragioni del giudice sportivo sono già scritte nel comunicato e nel virgolettato che spiega la decisione, non è materia del giudice sportivo discutere la decisione dell’arbitro, che aveva deciso di continuare il giorno dopo in accordo con i due capitani e le due società. Di qui l’inammissibilità. Manca la riserva verbale della squadra interessata, avrebbe dovuto farla il capitano del Torino per quanto riguarda il malfunzionamento dell’impianto di illuminazione. E’ stato un normale accordo tra le due società, scegliendo quella strada non la si può più cambiare. Il Toro, puntando al contenzioso e tentando di ripetere la gara o dare il 0-3 a tavolino si è visto dare torto. Ci sono due gradi, il Torino potrà ricorrere alla Corte Federale, il Tnas quasi sempre si dichiara incompetente. Il ricorso al Coni non è da statuto federale attivabile per questioni come questa. Le possibilità del Torino si riducono dopo questa decisione, perché il giudice ha circostanziato in modo molto puntuale tutti i perché sull’inammissibilità del ricorso”.
Fonte | PadovaGoal.it
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