«Trovare il pelo nell’uovo sarebbe ridicolo», ha tuonato Alessandro Dal Canto pochi minuti dopo che i biancoscudati avevano espugnato Empoli (2-4 con una gara stratosferica). Come dargli torto se segni quattro reti di rara bellezza, asfalti a domicilio una formazione di tutto rispetto, sei in vetta alla classifica e hai un pacchetto avanzato che crea almeno 10 nitide occasioni? Tra questi, Aniello Cutolo, incubo per i toscani.

Cutolo, si aspettava un Padova così?
«Stiamo crescendo di partita in partita. Abbiamo ancora ampi margini di miglioramento che col lavoro potranno emergere. Vedrete nei prossimi mesi tutte le potenzialità».

La nota più positiva della vittoria a Empoli?
«Il carattere della squadra. Dopo pochi minuti siamo andati sotto ma nessuno si è scomposto. Abbiamo trovato subito il pareggio e siamo riusciti a ribaltare la situazione».

Quella negativa?
«Sul finale abbiamo rischiato qualcosa: bisogna stare concentrati sino al 90’».

L’intesa con Cacia sta crescendo.
«L’ho fatto segnare, poi lui mi ha restituito il favore. Ci troviamo bene, ma più che i singoli conta la forza del collettivo. Adesso però basta pensare alla vittoria».

In che senso scusi?
«Tra due giorni siamo di nuovo in campo a Bergamo con l’Albinoleffe».

Paura di esaltarsi troppo?
«Questo no. In squadra ci sono tanti elementi esperti che sanno come affrontare le situazioni. Sarebbe stupido rilassarsi».

In estate poteva andare a giocare in A, pentito della scelta?
«E’ vero che ho rinunciato alla massima serie, ma non scherziamo. Ho scelto il progetto dei biancoscudati, adesso andiamo sino in fondo».


Fonte | LEGGO