Cestaro a Bresseo: “Riprenderemo chi ci sta davanti!”

BRESSEO Si può fare di più? No, si deve. Quello di Cestaro non è un imperativo, ma un invito piuttosto chiaro e deciso ai suoi: bisogna accelerare la marcia. I motivi sono due, semplici ma fondamentali. La squadra. Il patron sbarca a Bresseo pochi minuti prima dell’inizio dell’allenamento, è di buon umore e si chiude nello spogliatoio a parlare con i ragazzi al fianco di Foschi e Sottovia. Non lo nega, il Cavaliere, si sarebbe aspettato di essere un po’ più in alto in classifica a questo punto della stagione: «Più che parlare alla squadra ho voluto ascoltare cos’avessero da riferirmi- ha spiegato Cestaro prima di tornare verso Dueville- Mi hanno detto che vogliono vincere, gli ho risposto “anch’io”. Abbiamo 46 punti e io sinceramente mi aspettavo fossimo anche a 51. Ci sono parecchie squadre davanti, ma li riprenderemo. Me lo dicono gli occhietti dei giocatori che trasmettono gran voglia di fare bene. Certo, non abbiamo più molto tempo e questo non è assolutamente il momento di rallentare. Davanti sono almeno in sei che vogliono raggiungere la promozione, mi auguro ce la faremo anche noi».
Cosa c’è da sistemare rispetto alle ultime uscite? «Dispiace per i tanti infortunati ma dovremmo recuperarne parecchi in vista della ripresa del campionato. Basta qualche accorgimento e potremo tornare a vincere e far bene come nel passato. Purtroppo per vari motivi le formazioni sono state cambiate spesso e non è mai facile. Se si riuscisse ad avere più continuità dal punto di vista degli uomini in campo, migliorerebbe anche l’intesa». La società. C’è un altro motivo,come detto, oltre alle legittime ambizioni del patron, che spinge Cestaro a voler fortemente un’accelerata in classifica. Le casse societarie hanno bisogno di una boccata d’aria fresca e come sempre il presidente è alla ricerca di forti investitori che possano affiancarlo. «Continuiamo a sondare il terreno, c’è dell’interesse, certo se fossimo anche terzi in classifica qualcuno potrebbe fare anche dei pensieri diversi. Perchè si sa che la serie A attira molto di più. Ma abbiamo le possibilità per far bene, confido in questi ragazzi e spero che i tifosi siano convinti del loro modo di lavorare». Nel frattempo è alle porte il consiglio d’amministrazione biancoscudato, fissato per martedì prossimo. Ieri Cestaro si è incontrato con Baraldi che in occasione del cda verrà ufficialmente presentato ai soci. Gli ultimi spifferi danno come possibile nuovo ingresso il direttore finanziario della Unicomm, Walter Pulcini, mentre potrebbe anche essere presente, martedì, il figlio di Cestaro, Lorenzo. Tagli alle spese in vista? «Sapete qual’è la nostra uscita principale: gli stipendi. Come costi siamo nella media delle società che navigano in alta classifica. Difficile spendere meno se si vuol fare una squadra competitiva. Tuttavia mi auguro che, un po’ alla volta, si riesca ad operare qualche taglio concreto per avere un esborso minore». Il conto langue? «Martedì faremo un discorso legato al bilancio, un atto dovuto. I numeri non sono brillantissimi, ma non solo per noi. E’ una situazione comune anche a tante altre società. Calcioscommesse. Cestaro chiude il discorso parlando della vicenda scommesse, sebbene abbia un po’ di reticenza nuovamente l’argomento: «Evitiamo di discuterne troppo. Da quel che mi sembra di capire, parlando con i giocatori, quest’inchiesta non incide più di tanto nelle prestazioni in campo. Certo, se succede come Bentivoglio che a Bari ha visto i carabinieri presentarsi in ritiro la mattina dopo la partita, e allora si può anche far fatica a dormire. Magari i giovani ne risentono un po’ di più rispetto ai giocatori esperti. Quel che penso io è che, nel caso in cui siano stati coinvolti anche in minima parte, è giusto che dicano cos’hanno fatto. Noi siamo pronti a dar loro una mano in tutto».
Fonte | Stefano Volpe per Il Mattino di Padova