Sala Stampa, Dal Canto: “L’atteggiamento del pubblico non mi piace. Solo gli ultras sostengono i giocatori”

Aglietti: “La prestazione è stata più che sufficiente. Abbiamo preso un punto in un campo difficilissimo. Siamo contenti di questo risultato. Bene l’atteggiamento e la mentalità difensiva. Per farci gol hanno dovuto tirare all’incrocio. Oggi le risposte che ho avuto sono tutte positive, ci serve per guardare avanti con fiducia e risalire la china. L’Empoli ha pressato bene, poi la pressione del Padova si è fatta sentire, ma abbiamo rischiato poco o niente. Sono felice anche per la condizione fisica dei miei ragazzi. Gallozzi? Ho scelto Ze Eduardo che ha fatto un’ottima partita, in settimana avevo visto meglio l’ex del Padova, ma negli ultimi allenamenti l’uruguaiano mi ha dato maggiori garanzie. Adesso la sosta servirà per ricaricare le batterie”.


Cestaro: “Era una bella giornata e ho provato ad andare in panchina, ma non ho visto una grande prestazione. Cestaro: “Serviva più cattiveria e voglia di vincere. E’ andata male. Nel secondo tempo non abbiamo fatto abbastanza, è stato brave l’Empoli in fase difensiva, ma noi non ci siamo mossi a dovere. Abbiamo quindici giorni per rimetterci a posto, dobbiamo cambiare la mentalità. Abbiamo poco tempo, mi preoccupa di più la gara con l’Albinoleffe tra due settimane, piuttosto che quelle con le squadre più forti. Peccato, perché con la vittoria saremmo rimasti ancora più a ridosso delle prime. I fischi del pubblico? Preferirei non sentirli, ma fanno parte del gioco.”


Dal Canto: “Abbiamo dominato in lungo e in largo, ci sta anche portare a casa risultati così. Non siamo stati brillantissimi. Dispiace per l’errore di Bentivoglio, sono cose che possono capitare. Dispiace perché è costata cara. Loro ci costringevano a stare larghi e a rallentare il fraseggio. Siamo stati bravi a raddrizzare subito il match e a quel punto pensavo anche di poter vincere. Ultimamente abbiamo grossi problemi sia sul campo di allenamento, il sintetico ha affaticato Renzetti e Franco, non è un alibi, ma troviamo qualche difficoltà. Non mi piace l’atteggiamento che c’è allo stadio, perché eccetto la curva tutto il resto del pubblico non fa altro che fischiare al primo errore e questo non aiuta. A me non cambia molto, ma per chi è in campo non è un bel segnale. Adesso cade a pennello la sosta, sono convinto che torneremo bene. Succi? Spero di averlo sempre a disposizione, perché è una cartuccia importante. Abbiamo fatto 90 minuti nel campo dell’Empoli, non siamo stati brillantissimi, ma abbiamo creato 6-7 palle gol. Siamo stati imprecisi in qualche ripartenza, ma perché loro hanno sempre chiuso gli spazi nella propria metà campo. La squadra ha lo spirito giusto. Portin? E’ stato fuori per scelta tecnica, è a disposizione come gli altri, ma adesso vorrei cercare di cambiare meno possibile, se continuo a spostare Legati non ho stabilità dietro. Oggi la coppia centrale ha fatto una partita superlativa. La classifica e la pressione? L’anno scorso abbiamo fatto la rincorsa, ma quest’anno siamo partiti per fare un campionato di vertice. Ripeto, non mi piace l’atteggiamento verso i giocatori, non si può fischiare uno dopo 20 secondi che sbaglia un passaggio è troppo esagerato. Siamo ancora in corsa per i playoff, mancano 15 partite, abbiamo grosse possibilità di giocarci l’accesso agli spareggi e davanti non è chiuso niente. Abbiamo fatto 70 punti da quando sono subentrato, è impensabile mettere sotto pressione un giocatore dopo 1 minuto di gioco, soprattutto in casa dove dobbiamo fare la partita. Dopo lo svantaggio c’è stata un po’ di frenesia per riprendere la partita, nel primo tempo abbiamo fatto troppo poco, ma non si può sempre prevedere l’atteggiamento dell’avversario. Succi? Non ce l’avrò mai al 100% della condizione, ma dopo la sosta sarà a pieno regime. Il modulo? Sono i giocatori che lo valorizzano, l’anno scorso con un campione come El Shaarawy e De Paula che erano perfetti. Adesso attaccante esterno ho solo Cutolo, per cui ho scelto una strada che mi permette di valorizzare anche giocatori come Hallenius, Succi, Ruopolo. Col trequartista o finto trequartista lo sviluppo della manovra diventa meno lineare e ha troppe variabili. Bentivoglio? Era sereno, come gli altri. E’ pulito, estremamente tranquillo, ma loro quattro resteranno indagati fino al termine del campionato e non posso immaginare come si evolverà. Se sei indagato è ovvio che non sei tranquillo, mi spiace per loro, sono ragazzi a posto, ma finché le indagini non prendono uno sviluppo non c’è molto da dire. In campo un giocatore pensa alla partita. L’intesa Cutolo- Cacia? Sono due giocatori che si muovono, nel primo tempo hanno fatto fatica, ma Cacia è un recupero importante per noi, si è ravvivato negli ultimi minuti, è da valutare in base alla partita chi mettergli dietro. In queste settimane non insisterò su qualcosa di particolare, ci vuole grande entusiasmo e bisogna che sia il pubblico a darcelo. Questo per me è un atteggiamento supponente da parte del pubblico, si critica al novantesimo, ci sta anche di criticare me, ma non i giocatori mentre giocano. Gli ultras cantano dall’inizio alla fine, nel resto si percepisce qualcosa che non piace. Se fischiano me la palla io non la tocco, se fischiano un giocatore diventa tutto più complesso e si ottiene un effetto. Italiano? E’ andato via stamattina con la febbre. I crampi? Forse è stato per il sintetico ed è una soluzione che non adotteremo più”.


Cuffa: “Sapevamo che era una partita difficile, abbiamo cercato di vincerla ma anche un punto può essere utile a fine campionato. Ho ancora qualche acciacco, se riesco a scendere in campo e dare il mio contributo è merito dei fisioterapisti. Il gol? Avrei preferito che lo facesse un altro compagno, ma che portasse tre punti. La dedica? Al gruppo, perché è un gran gruppo, compatto. Per raggiungere gli obiettivi dobbiamo tutti remare dalla stessa parte, compresi i giornalisti, non qualcuno contro e qualcuno con… La sosta? Visto com’è andata forse era meglio giocare subito, ma così lavoriamo per affrontare al meglio le prossime partite, soprattutto le tre in sette giorni. Siamo un gruppo unito che nelle difficoltà dà il massimo. Dobbiamo essere tutti uniti, stampa e tifo… Certo che se fosse entrata quella palla di Succi sarebbe stato davvero bellissimo! Abbiamo la sosta ora per lavorare al meglio, ci aspettano 3 partite di fila e andremo in campo per vincere come sempre. Siamo un gruppo di veri uomini e dobbiamo remare tutti dalla stessa parte”.


Succi: “I tifosi? Li ringrazio, oggi mi hanno emozionato ma da adesso mi dovranno valutare per quello che farò, non per quello che ho fatto…”.