Dal Canto: l’ultimo tabù di un tecnico da primato, la maledizione di febbraio

PADOVA L’ultimo ostacolo di un giro di boa da predestinato. Domani contro l’Empoli, complice la sosta, il Padova chiuderà il mese di febbraio e per mister Alessandro Dal Canto sarà il completamento di un cerchio. 12 mesi sulla panchina biancosudata (è subentrato lo scorso marzo), 37 apparizioni (38 con quella contro i toscani, vale a dire di media un campionato intero) per una marcia a ritmi da capogiro. 20 vittorie, 10 pareggi e 7 sconfitte, le statistiche in regular season del tecnico castellano, per una media di 1,9 punti a partita. Dal Canto è riuscito nell’impresa di battere i due mostri sacri della panchina biancoscudata: Nereo Rocco e Mauro Sandreani. Entrambi al primo anno a Padova non sono andati oltre la media di 1,6 punti a partita. Un ruolino superiore anche a quello di Bruno Giorgi, che all’esordio a Padova riuscì a centrare la promozione in serie B (1982/83) viaggiando però al ritmo di 1,7 lunghezze a partita. Considerando, poi, che stiamo parlando di un tecnico alla prima esperienza tra i professionisti, si capisce bene la portata del lavoro che sta conducendo Dal Canto, se è vero che dal dopoguerra in avanti, solo due esordienti hanno fatto meglio, Mario Caciagli (2,2) e Adriano Buffoni (2) anch’essi trionfatori al primo tentativo. Febbraio nero. Le statistiche, seguendo una delle frasi fatte del calcio, contano fino ad un certo punto, soprattutto se alla fine non si raggiunge l’obiettivo sperato. Aiutano, però, a tracciare una linea guida della stagione e in casa biancoscudata negli ultimi tempi si erano fatte un po’ ripetitive: buona partenza, crollo a novembre, sussulto tra dicembre e gennaio, prima di un febbraio nero. Da tre stagioni a questa parte il Padova non è mai riuscito a vincere a febbraio, mese costato la panchina a Tesser prima e Sabatini poi. Dal Canto è riuscito ad evitare la ciclica crisi di novembre, tanto da non aver mai racimolato due sconfitte di fila. L’ultimo ad arrivare con lo stesso ruolino a marzo era stato Pellegrino nel 2005/06. Dopo una batosta il tecnico è sempre riuscito a rimettere in piedi la squadra e il karma biancoscudato sembra veramente essere cambiato rispetto alle ultime stagioni. L’ultimo tabù resta solamente quello di febbraio e l’unica occasione per sfatare il mese nero sarà domani contro l’Empoli. E se non lo si vuol far per le statistiche, la classifica qualche motivo valido lo darebbe.
Fonte | Stefano Volpe per Il Mattino di Padova