Stovini capitano Empoli: “Bisogna giocare alla morte”

Lorenzo, altro cambio in panchina. E’ un ritorno al passato ma va da se che siamo al quarto tecnico:
“ Dispiace perché se è successo questo vuol dire che noi per primi non abbiamo fatto quello che ci era stato chiesto. Che se ne dica, non fa mai piacere vedere un allenatore esonerato, in questo caso addirittura tre, ed a tutti vanno comunque i nostri ringraziamenti per quello fatto nei mesi passati qui. Adesso è tornato Aglietti e con lui e per lui dobbiamo cambiare la rotta.”

La domanda nasce spontanea: come?
“ Giocando alla morte, con gli occhi di tigre, ogni partita, ogni pallone di ogni singolo allenamento. Solo cosi, dato che la squadra c’è, possiamo pensare di togliere le castagne dal fuoco, non certo tirando un ceffone dopo che ne hai presi tre. L’approccio alle partite deve essere fondamentale, una prerogativa, peerchè per adesso è proprio quello che stiamo sbagliando.”
Si è spesso detto che il problema è di natura mentale?
“ Indubbiamente come ho detto, bisogna cambiare mentalità, modo di pensare, modo di approcciare alle partite. Dobbiamo calarci nella realtà in cui siamo, difficile e che non ha niente di scontato, come magari fino a qualche tempo fa si poteva pensare. Oggi dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e sapere che fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata tutto puo’ succedere, a noi fare succedere le cose positive.”
Sarebbe un sacrilegio retrocedere con questa squadra qui?
“ Lo penso anche io, sarebbe sportivamente drammatico.”
Non aiuta il calendario, perché sabato si va a far visita ad una delle squadre più in forma del campionato?
“ Noi non dobbiamo pensare contro chi si gioca, Padova o Nocerina fanno la stessa cosa perché se noi riusciamo a mettere l’impronta che vogliamo, che dobbiamo, possiamo far bene con chiunque, altrimenti qualsiasi squadra puo’ essere la nostra bestia nera. Sabato a Padova noi dobbiamo fare punti, stop. Ogni altra parola è in più.”
Fonte | PianetaEmpoli.it