Sala Stampa, Ruopolo: “Ho scaricato in porta tutta la mia rabbia!”

Dal Canto: “Non parlo dell’arbitro, sottolineo la bellissima prestazione dei miei ragazzi. Si può sempre trovare il pelo nell’uovo, ma oggi i miei ragazzi meritano gli applausi per aver tirato fuori quacosa in più nei momenti di difficoltà. sulla quaità del gioco espresso: “Abbiamo sempre accompagnato la manovra offensiva con Bentivoglio e una mezzala che a turno si inseriva e abbiamo creato molte palle gol. Sapevamo che incontravamo una linea difensiva molto alta, sono stati bravissimi i miei attaccanti a metterli in difficoltà con i loro continui movimenti”. Su Milanetto e Ruopolo: “Milanetto non giocava da molto tempo, ma è un giocatore talmente di alto livello che solo con la sua posizione in campo dà sicurezza all’intera squadra. Ruopolo lo conosco bene, so quello che può darmi e quando può darmelo. Di Certo non gli regalo nulla. E’ a disposizione per martedì, ma non vuol dire che lo faccia giocare. Troverei però sbagliato convocarlo.” Su Bentivoglio: “L’ho messo trequartista perché Milanetto stava bene e Omar è uno di quei giocatori che vede i movimenti e le azioni un quarto d’ora prima che avvengano. E poi Bovo e Cuffa sono in ottima forma ultimamente. Non è detto che la posizione di trequartista sia quella definitiva, ma sappiamo che può giocare ovunque”. Sulla doppietta di Ardemagni: “Sono contento per lui, spero che abbia esaurito le cartucce”.


Cestaro sull’arbitraggio: “Oggi ne abbiamo viste di tutti i colori, è assurdo quello che è successo. Cervellera mi dicono sia uno dei più bravi, ma non ha fatto un errore, bensì una marea di errori. Abbiamo vinto e dimentichiamo tutto, adesso guardiamo avanti, oggi era importante prenderci i tre punti”. Sulla grande marcia del Varese: “Va bene che ci stia alle costole, in questo momento ci crea maggiori stimoli”.


Ruopolo in sala stampa: “Il 90% della difficoltà del mio gol è stata lo stop. Poi ho scaricato dentro tutta la rabbia che avevo. Non sono rimasto a Bergamo perché non volevo restare a fare panchina, per evitare che mi succedesse quello che è accaduto ad Ardemagni, che ha perso un anno rimanendo in panchina”. Sul gol annullato a Bovo: “C’è stata una spinta di Hallenius, ma come questa se ne vedono un sacco sui campi di gioco. Dell’arbitraggio preferisco non parlare, perché poi potrei essere frainteso”. Sull’interrogatorio di meroledì: “Sono tranquillo, ho la testa sgombra, se il mister vorrà impiegarmi a Modena, di sicuro io risponderò presente. Oggi erano in 23, poi il mister deciderà a seconda di come staranno i vari giocatori”.


Salvioni in conferenza stampa: “Sono soddisfatto a metà, abbiamo provato in più occasioni la tattica del fuorigioco, perché sapevamo della forza offensiva del Padova, ma oggi non ci è riuscito di fare i movimenti giusti. Non siamo stati brillanti, però mi è piaciuto il carattere e mi è piaciuto anche il temperamento. Alla lunga rischiando ci è andata male. L’arbitraggio? L’arbitro ha fatto il suo lavoro, sul terzo rigore non fischiato, il ragazzo mi ha detto che è stato falciato, ma se l’arbitro ha deciso così evidentemente avrà avuto le sue buone ragioni. Rifarei tutte le scelte fatte”. Sulla prestazione: “Siamo andati un po’ a folate, poi è chiaro che la forza del Padova la conosciamo tutti e sappiamo che può fare gol in qualsiasi momento”.


Cacia in conferenza stampa: “Non giocavo con continuità da tempo, sono contento del gol segnato e anche dell’assist fatto per Bovo. Ero in posizione troppo laterale e ho preferito servire al centro Andrea, che era in migliore posizione rispetto a me. Ha segnato e poi Ruopolo nella ripresa mi ha ricambiato il favore, dandomi una palla bellissima. Gli ho detto grazie, il gol è in gran parte merito suo. Se non sbaglio era da novembre che non segnavo. Non ho mai nascosto la pressione che mi sentivo addosso per non riuscire a segnare. Sono riuscito a sbloccarmi, peccato per l’occasione del primo tempo, ho fatto un erroraccio. Era più difficile sbagliarla che metterla dentro, ma purtroppo capita anche questo”.