Viviani: “Perin mi ha parlato benissimo di Padova… Certi treni vanno presi!”

Sperava di lavorare con Zeman Federico Viviani, lo farà con Fulvio Pea, uno che lo scorso anno col Sassuolo sembrava destinato a vincere il campionato di serie B, e invece è rimasto nella categoria, stavolta col Padova. Prestito con diritto di riscatto sulla comproprietà (fissato a 1,8 milioni), ma c’è pure un controriscatto, per evitare i problemi avuti quest’anno per riportare a casa Florenzi e Stoian.

Poteva andare in serie A, il Pescara puntava su di lui per sostituire Verratti, ma Viviani ha preferito scendere di categoria. «Certi treni vanno presi – spiega il ragazzo, che si sta godendo le ultime ore di vacanza a casa, sul Lago di Bolsena, e domani partirà per il Veneto -. Per andare al Pescara avrei dovuto aspettare, avevo questa opportunità, in una grande piazza, una delle società più solide della serie B, ho preferito accettare, e mettermi subito al lavoro, dal primo giorno». Cosa che con la Roma non sarebbe stata possibile: «La convocazione per il ritiro non è arrivata, per cui a quel punto la scelta se rimanere e giocarmi le mie carte o andare a farmi le ossa era automatica: avevo parecchie squadre dietro, il Padova è quella che mi ha voluto di più. [...]».

I compagni? Viviani già ne conosce qualcuno: «Ho sentito il mio caro amico Perin, che mi ha parlato benissimo di società e ambiente, in questi giorni sentirò anche El Shaarawy: a lui un anno a Padova ha cambiato la vita. Certo, lavorare con Zeman sarebbe stata una bella occasione, visto quello che ha fatto con Verratti. E dopo sette anni di Roma, il sogno era continuare a giocarci: l’emozione di aver giocato all’Olimpico contro la Juventus me la porterò sempre dentro. Ma quest’anno penserò solo al Padova: è il modo migliore per riprendermi la Roma. Ce l’ha fatta Florenzi a Crotone, voglio riuscirci anch’io».
Fonte | F. Oddi per Gazzetta dello Sport