El Shaarawy entra nella storia del Milan: è il marcatore più giovane in Champions

Stephan El Shaarawy, attaccante del Milan ai microfoni di Sky Sport parla della vittoria sul difficile campo dello Zenit: Il piccolo Faraone sta strabiliando tutti, l’ex biancoscudato Stephan El Shaarawy entra nel libro della storia del Milan. Il suo gol messo a segno oggi contro lo Zenit San Pietroburgo lo fa diventare il giocatore più giovane della storia milanista ad aver messo a segno un gol in Champions League avendo realizzato la rete a 19 anni e 342 giorni. Faraonico non solo nel soprannome o nei gol segnati, ma anche nei chilometri percorsi e nell’impegno multiruolo dimostrato nella serata di Champions contro lo Zenit San Pietroburgo di ieri sera. 12,1 km da punta, rifinitore, goleador e perchè no, anche terzino all’occorrenza, ieri sera meglio di lui soltanto Shirakov, che di mestiere però non fa l’attaccante dai piedi fatati, ma il mediano di rottura.

Così El 92 ai microfoni di Sky: “E’ stata una gara molto dura in cui abbiamo sofferto fino alla fine, ma siamo molto soddisfatti e ci godiamo questa vittoria. Con i giocatori che abbiamo possiamo creare tante palle gol e per questo abbiamo deciso di giocare così. Abbiamo iniziato molto bene e poi siamo calati anche per la reazione dello Zenit, ma alla fine non ci siamo disuniti e abbiamo vinto. Il mister mi chiede di tornare e io mi metto a disposizione sua e della squadra. Derby? Questa vittoria ci da morale e fiducia. Sarà una gara difficile, ma ci prepareremo al meglio”.

Il suo agente Roberto La Florio: “E’ un momento bellissimo per lui, ci teneva tanto a fare il suo primo gol in Champions League. E’ importante, però, in un momento così bello per lui, restare con i piedi per terra. Non dimentichiamo mai che stiamo parlando di un ragazzo che deve ancora compiere vent’anni, gli ripeto sempre che deve essere bravo a gestire momenti belli e momenti brutti. E’ così giovane che è inevitabile che sia destinato solo a migliorare. In questo processo è importante per lui giocare in una grande squadra come il Milan e potersi allenare con campioni del calibro dei tanti campioni che fanno parte della squadra di Allegri”.

Così Alessandro Dal Canto, suo ex allenatore: “E’ un giocatore talmente bravo che si è scoperto da solo. Sono felice per lui, perché oltre alle qualità tecniche è un grandissimo uomo anche fuori dal campo. quando ci parli è come parlare con un quarantenne. È un ragazzo a posto sotto quel punto di vista molto più maturo della sua età. L’età è dalla sua parte, sta dimostrando di potersi ritagliare un ruolo da assoluto protagonista anche in questo Milan fatto di grandi giocatori. Quando l’ho visto nei primi allenamenti ho subito capito che avevo a che fare con un futuro campione, è uno che vede quello che succede in campo molto prima degli altri. Mi ritengo fortunato ad averlo potuto allenare. Ruolo? Credo che lui preferisca partire largo a sinistra in avanti”.
Fonte | tuttomercatoweb.com