Marcello Cestaro, ospite negli studi di Telecittà durante la trasmissione PadovaGoal, ha risposto a svariate domande poste da voi lettori sulla pagina facebook e da questo blog:
Si inizia parlando della trasferta di Empoli:
Cestaro: “A rivederla a freddo dispiace, con più attenzione potevamo portare a casa i 3 punti. Però la scelta di Dal Canto mi soddisfa, ha fatto 5 punti in 3 partite, abbiamo svariate assenze però in questa occasione ho visto bene El Shaarawy e De Paula”
Si sente un mangiallenatori?
Domanda di Marco Schiavon: l’anno prossimo ce la facciamo a finire la stagione con un solo allenatore?
Cestaro: “Ogni volta io faccio una comparazione con le mie aziende e li di turnover ce n’è pochissimo, ma nel mondo del calcio è diverso. Nell’ultimo caso non si poteva fare diversamente, mi sembra che la scelta stia dando risultati, il nuovo mister conosceva già l’ambiente e i giocatori, ora basta crederci”
Interviene telefonicamente Gianluca Di Marzio e pone due domande interessanti, la prima è proprio su Dal Canto, ovvero vista la sorprendente prova sul campo del nuovo allenatore, se è possibile una riconferma:
Cestaro: “E’ presto per fare delle scelte di questo tipo, lui si sta muovendo bene ed è la persona giusta nel posto giusto. Se la salute ci aiutasse… Certo gli infortuni sono tantissimi, ma l’obbiettivo è alla portata e ci sono molte considerazioni da fare per una scelta del genere.”
La seconda domanda è sul destino di Rino Foschi (così come chiedeva Luca Serafin: a quando il rinnovo di Foschi?), da esperto di mercato Di Marzio chiede delle voci pervenute sull’Atalanta del presidente Percassi che cercava nuovi elementi da aggiungere in organico dirigenziale, ma non ci sarebbe nulla di ufficioso o ufficiale:
Cestaro: “Il nostro rapporto con Foschi è nato quasi per caso, è uno che parla di calcio dalla mattina alla sera, è una brava persona e conosce benissimo questo mondo, non ho sentito l’Atalanta e non ho tempo per queste cose. Foschi rimane se le cose vanno bene.”
E’ possibile confermare El Shaarawy qui anche l’anno prossimo per garantirgli una maturazione maggiore?:
Cestaro: “Ha grandi doti, una classe cristallina, ha nel Dna certi numeri, è bravo anche come ragazzo e ha 18 anni. Col Genoa mi auguro una soluzione, ha dei problemi ad un ginocchio, evidentemente dove giocava prima hanno esagerato nell’utilizzarlo, qui vogliamo centellinarlo per poterlo utilizzare meglio. Se sta bene parleremo con l’amico Preziosi e vedremo il da farsi.”
La Padova Bene affronta l’agoniata questione sul biancoscudo:
“Avevamo rivisto in più possibilità il vecchio scudo, soprattutto perchè avevamo l’esigenza di sottolineare il 1910-2010 e perchè lo stemma si notasse di più da lontano, credo però, essendo io un tradizionalista che torneremo al vecchio logo, che piace di più alla gente e al quale è più legata da ricordi anche quando non c’ero ancora io al timone della società. Insomma, tornerà il vecchio logo.”
Questione Stadio, manca l’intervento di Ivo Rossi che per la legge sulla par condicio non ha potuto presenziare all’intervista:
Domanda di Subkom Padova
La serie B ed il credito sportivo hanno raggiunto un accordo per la creazione di un fondo di 40 milioni di euro da destinare al miglioramento degli impianti sportivi della categoria.
E’ interessato ad un prestito di 4-5 milioni di euro per …la costruzione di 2 curve a bordo campo di circa 3/4 mila posti con conseguente riduzione della capienza a 23/24 mila posti (eliminazione degli spigoli, eliminazione delle prime 6/7 fila di tribune a visibilita’ nulla, riseggiolatura a norma uefa).
Con un mutuo decennale si tratterebbe di un investimento di poco piu’ di 400/500 mila euro annui facilmente compensabili dall’incremento di pubblico/sponsorizzazioni che porterebbe un impianto decente (quest’anno abbiamo toccato il minimo storico di pubblico in serie B). IMP: Per cortesia non tirate in ballo la cosidetta legge sugli stadi che e’ totalmente ininfluente nel caso padovano visto che e’ una legge studiata principalmente per agevolare la individuazione di aree per costruire stadi ex novo. Inoltre e’ ferma alla camera da 1 anno e mezzo ed ha subito radicali modifiche come l’annullamento del paragrafo relativo al finanziamento pubblico (leggi quindi doppiamente ininfluente perche’ nel testo attuale non dispone di alcuna copertura/agevolazione finanziaria).
grazie ed in bocca al lupo. sbk
Cestaro: “Lo stadio è complesso, è grande, forse anche troppo per le nostre esigenze, è difficile riempirlo se non per alcune partite eventualmente di cartello in serie A. Non nascondo che un pensiero sulla ristrutturazione lo stiamo facendo, sono a conoscenza dei costi. Naturalmente bisogna pensare a quanto possa rendere poi effettivamente di pubblico e sui costi in base alle rendite che eventualmente darà. Io sinceramente non mi illudo, e non voglio illudere la piazza. Viene utilizzato poco se si pensa che è un impianto attivo solo una volta ogni 15 giorni, bisognerebbe utilizzarlo anche per altro. Oltre alla Legge sugli stadi ci sono anche altre considerazioni da fare e altri problemi. E’ uno stadio del 1993, dopo tutti questi anni, una rimodernata andrebbe di certo data, un restyling sarebbe essenziale. Anche perchè poi lo vive meglio il pubblico se si sente più vicino alla partita, ha pure le tribune troppo aperte. Vedremo, cercherò un riscontro con Ivo Rossi.”
Interviene anche Nicola Binda de La Gazzetta dello Sport e appunto sottolinea il fatto che l’Udinese prenderà ad esempio il vecchio stadio Appiani per ristrutturare il Friuli, in Italia le discussioni sono fini a se stesse se non si interviene con un emendamento serio e finchè si utilizza gli impianti una volta ogni 15 giorni. Lo stadio Euganeo in questi termini è uno stadio già vecchio. Poi pone due domande su un resoconto della sua esperienza. Avendo speso più di quanto raccolto in questi anni, quali scelte non rifarebbe?:
Cestaro: “Se a casa mia dovessi fare un discorso di questo genere mi direbbero di tornarmene a casa (sorride). Apparte le battute, ho pagato la non conoscenza di questo mondo del calcio, magari all’inizio dovevo trovare gente con mentalità diversa, servirebbero più Pillon (e scherza con l’allenatore ospite in studio). Non è un mondo di facile interpretazione, serve rodaggio, serve soprattutto tempo pieno. Forse mi ci voleva un tempo di rodaggio maggiore nel quale avrei dovuto avere un ruolo più marginale, ma nella vita non c’è niente di facile. Certo che qualche correttivo lo farei.”
Si soffre di più in panchina o in tribuna? “In panchina vivi gli animi della partita, sicuramente si soffre di più li”
Poi avendo in studio il tecnico Bepi Pillon si chiede di un eventuale ritorno a Padova del mister veneto:
Cestaro: “Non c’è nulla di vero, ci troviamo qui per caso, ma non ci son stati mai contatti. L’amicizia c’è, è una persona che mi piace, la vita è lunga per tutti! (sorride)”
Questione Vantaggiato:
Domanda di Alessio Ciccozzo Milan: Presidente, un giocatore come Vantaggiato ci serve come il pane….quindi la prego di perdonarlo, e di tenerlo stretto…..e un ultima cosa, a Padova serve uno stadio decente, migliori di quello attuale, si ricordi che giocare in uno stadio dove i giocatori possono sentire il nostro incitamento, è un vantaggio…….quindi ci faccia sto regalo!!!!!!!!!!!!
“Credo che la società abbia fatto di tutto e di più per lui, non ha avuto un atteggiamento da leader. Però sono uno che dimentica, se la squadra e il mister riterrà di aver bisogno di lui, sarà lui a valutare. Le sue scuse? No, per me è acqua passata.”
Basta contratti lunghi a giocatori stagionati:
Domanda di Galileo Ferrarese: Prescidente dopo questa salvezza,cerchiamo di fare una formazione buona ,e la prego non prenda piu’ giocatori di mezza tacca,di quelli ne abbiamo gia’ troppi……meno spendi piu’ spendi eh….
“Col tempo ci si sveglia, a volte si sentono giocatori che dettano le condizioni o allenatori che vengono solo con la garanzia dell’anno dopo, non faremo più di queste scelte. Ora intanto abbiamo 8 settimane per raggiungere l’obbiettivo, ora c’è Dal Canto e abbiam fiducia in lui, poi vedremo di chi ci innamoreremo (sorride).”
Domanda di Ampelio Padovan: “cosa e chi glielo fa fare di rimanere in sella ad una società che ogni anno va abbondantemente foraggiata per evitare il tribunale, alla luce del nessun appoggio da parte dei familiari (che, anzi,hanno s…empre spinto per il dismpegno), del comune di Pd (sia di dx che di sx, non ha mai dato l’opportunità di sviluppare quei progetti commerciali che lo portarono qui quasi 10 anni fa), del quasi nullo degli impreditori padovani… e considerando che non è nemmeno la squadra della sua città!!! Tengo a precisare che comunque io, e probabilmente siamo in tanti, la ringrazio molto per quello che ha fatto e mi auguro rimanga a lungo!!!
Domanda: Federica Ghirotto Presidente, per quanto tempo ancora pensa di rimanere alla presidenza della società Calcio Padova?
Domanda di Alessandro Pirondini: Lei spende moltissimi soldi per assicurare ai tifosi una squadra competitiva (per esempio quest’anno ci si aspettavano almeno i play off dopo quell’inizio sfavillante) però ogni anno finisce con una semi-delusione. Cosa la spinge ad andare avanti e a continuare a investire per il Calcio Padova?
“7 anni di dirigenza non sono tanti, certo però che bisogna pensare a quanti anni uno ha. Serve sicuramente più tempo di quello che dedico ora al Padova, vediamo dove arriveremo, valuteremo più avanti per vedere dove si può arrivare.”
Voci su Renzo Rosso?
“Non mi risulta, sarebbe di certo importante come socio, però credo non sia interessato. Era più un discorso di sponsorizzazioni credo. Io ora qui mi diverto e voglio magari la Serie A”
Serie A: Ce la farà a riportarla a Padova?
Domanda di Simone de Kunovich: crede in una possibile promozione in serie a magari il prossimo anno?
Domanda di Marzio Frizzarin: se per caso dovessimo andare ai play off e magari riusciamo a passare siete sicuri che sareste in grado di affrontare la A? ci sarebbero i fondi per acquistare giocatori e magari un allenatore che possano garantirci almeno la salvezza? sa per caso il progetto stadio come sta andando?
Cestaro: “Non ci abbiamo ancora ragionato, come abbonati e pubblico in piazze come Vicenza, Verona, Cittadella eccetera si fa fatica ad ammortizzare i costi di una Serie A, se non con un entro/esco che francamente trovo poco produttivo. Poi che ci sia più o meno passione nelle piazze è vero, però c’è differenza tra il tifoso serio e quello che viene solo per la partita di cartello. Bisogna valutare l’impegno, Padova se lo meriterebbe visto che la Serie A manca dal 1996. Abbiamo anche un hinterland importante.”
Pillon ricorda che quando giocava lui durante la scalata dalla C2 alla C1 c’erano 25 mila persone allo stadio e che il Chievo con un bacino di utenza di 6-7 mila abbonati è riuscito con la determinazione della società a raggiungere traguardi importanti.
Cestaro: “Bisogna far combaciare il tutto, il calcio è un lavoro a tempo pieno. Voglio dare tanto al Padova, ma non sempre basta la voglia per realizzare le cose.”
Cogliamo l’occasione per ringraziare anche gli oramai imminenti 19 mila fedeli utenti del nostro account facebook (così come quelli di twitter e del nostro blog CalcioPadova1910.com), nella speranza questo “regalo” dell’intervista sia gradito.
Dante Piotto
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