Una Settimana da Dal Canto — 14/20 Marzo

Non mi nasconderò dietro un dito, dopo l’orrenda figura patita lunedì sera proprio qui nell’alta padovana, è stata sicuramente una delle settimane più difficili per il sottoscritto come tifoso biancoscudato dai tempi del doppio 3-0 subito col Teramo ai tempi della C2. Improvvisamente, i due lampi di Ardemagni ieri pomeriggio all’Adriatico e i risultati delle altre squadre ribaltano molte convinzioni negative che si potessero avere su questa squadra e rimettono un po’ al loro posto le ambizioni delle squadre che inseguono il Padova alla ricerca della salvezza. Nel mezzo, una buffera ha scosso il progetto tecnico biancoscudato, con l’esonero di Calori e la quantomeno dubbia incertezza con la quale si sta ancora aspettando nell’annunciare chi sarà il prossimo mister o traghettatore che condurrà il Padova.


Ma andiamo per ordine: Lunedì 14 Marzo sarà una data che molti tifosi biancoscudati, soprattutto quei pochi come me che nell’alta padovana ci vivono, dimenticheranno difficilmente e sicuramente non molto presto. Purtroppo le brutte sensazioni percepite nell’ultimo periodo (il susseguirsi di infortuni come quello capitato a Di Gennaro dopo l’effimera illusione di poterlo avere al Tombolato, le dichiarazioni caricatissime dei giocatori granata preparati al derby come fosse una guerra da vincere a tutti i costi) hanno trovato conferma nella pessima prestazione patavina in campo. Il Cittadella ci accoglie con fuochi d’artificio, il ritiro di una coppa fair play e due gol serviti a freddo, ed è gia notte fonda. Il Padova non sa reagire e viene surclassato dalla maggior voglia agonistica che i granata sfoderano al Tombolato. Nell’intervallo succede di tutto: Cestaro entra negli spogliatoi urlando la propria rabbia, ma viene allontanato da Vantaggiato; questo episodio lascerà sicuramente strascichi in futuro. Nella ripresa Calori non dà la svolta, Piovaccari segna ancora su l’ennesimo errore difensivo e chiude la partita. Il Citta può anche permettersi di smettere di giocare, il Padova riesce solo ad accorciare le distanze con un rigore tra l’altro dubbio di Vantaggiato che di li a poco si infortunerà e resterà lo stesso in campo compromettendo così i tempi di recupero. Per lui saranno 5 settimane di stop. I tifosi sono inferociti, la squadra sembra senza alcun tipo di spirito, prove dei singoli (specialmente Trevisan autore di una prova imbarazzante con 3 errori decisivi) ai limiti del fastidioso. In sala stampa si respira un clima di euforia granata che contrasta con l’aria irrespirabile dell’ambiente biancoscudato. Calori sembra avere le ore contate, infatti il giorno seguente arriva l’esonero che era nell’aria. La situazione è grave e ci proverà Foschi a spiegare cosa è accaduto e cosa accadrà adesso. Intanto arrivano notizie anche da Di Gennaro, operato ad Helsinki dal professor Sakari Orava, per lui 3 mesi di stop quindi stagione finita. Ad allenare il Padova sarà invece Alessandro Dal Canto, mister della primavera, con l’aiuto dello staff di Calori. Impazza anche il toto-allenatore: prime voci parlano di Scala come traghettatore, ma il nome più insistente è quello di Franco Colomba. L’incontro avviene a Dueville con Cestaro e Foschi che chiaramente cercano un mister per 3 mesi e possono al massimo offrire un contratto di rinnovo in caso di salvezza, Colomba tenta di rilanciare esigendo un progetto fino al 2013, ha un contratto oneroso e inoltre deve risolvere il proprio contratto in essere col Bologna. Dietro a lui inoltre fastidiose voci di interesse da parte di Parma e Chievo, societ che potrebbero cambiare mister domenica se le cose andassero male. Sembra la solita storia già vista, anche se l’esonero era nell’aria da tempo, il Padova, nonostante quest’anno abbia il navigato Foschi sotto contratto, rimane a lungo senza un alternativa e si ritrova con l’ennesimo “caso Arrigoni” da gestire. Il giorno seguente, mercoledì, la situazione rimane in stallo e sembra che il Padova cambierà obbiettivo virando su Gigi Cagni. Esplode anche il caso-Vantaggiato: il suo procuratore Tateo infatti rilascia un’intervista a tuttomercatoweb quantomeno fuoriluogo per il periodo che sta attraversando la squadra, e il suo assistito dovrà rimanere ai box 5 settimane per infortunio, tornano invece disponibili Agliardi e Ronaldo. Cano invece rilascia un intervista in cui chiederà scusa ai tifosi, emulato il giorno seguente da Totò Di Nardo, dove confermerà che la squadra si aspettava l’esonero del tecnico. Intanto Dal Canto prepara la gara contro il Pescara, senza stravolgimenti tecnici e con un 4-3-3 al quale rischiano di non fare parte Jidayi e Italiano reduci da un doppio infortunio in allenamento. Infine, ieri, l’impresa dell’Adriatico. Al Padova riesce quello che per troppe trasferte aveva solo sfiorato, ovvero vincere. Solito spreco davanti con De Paula e una traversa dell’ottimo Italiano su punizione. Il Pescara non è in giornata e gli uomini di Dal Canto vincono 2-0 con la doppietta di Ardemagni. Tabù sfatati uno dietro l’altro, Pinna non subiva gol da oltre 700 minuti in casa, lacrime per Matteo che finalmente si sblocca, ma è lo spirito di tutta la squadra che piace tanto da indurre Cestaro nel dubbio di riconfermare proprio il mister della primavera sulla panchina fino a fine stagione. Ora rimane da attendere per vedere di quale futuro si dipingerà questa stagione, ma sicuramente con meno apprensione e la convinzione che quantomeno si potrà sfidare l’Atalanta senza l’apprensione della classifica e senza partire da sconfitti in partenza.



Uomo della Settimana: Scontato dirlo, ma è Alessandro Dal Canto l’uomo copertina. Il suo è un miracolo sportivo, ovvero risvegliare una squadra arrivata al punto più basso stagionale e reduce da una clamorosa quanto umiliante sconfitta. Il tecnico della primavera prende per mano la squadra con tranquillità e gli fa fare quello che sa fare. Rimette i giocatori al suo ruolo naturale e finalmente crede in Ardemagni lasciandolo in campo per 90 minuti come succedeva a Cittadella. Risultato: due gol e bomber ritrovato! Buone le prove anche di De Paula nonostante le clamorose occasioni mancate e Italiano. Ora si vedrà cosa ne sarà del suo destino, se verrà riconfermato o tornerà dai suoi ragazzi, di certo però un applauso è più che meritato.


Dante Piotto