Hellas-Padova: la partita degli incroci

Verona e Padova, andata e ritorno. Tanti destini s’incrociano sulla A4, l’autostrada che collega le due città. I protagonisti del derby che andrà in scena domani sera al Bentegodi non potranno cancellare emozioni e ricordi. Più affollata la comitiva biancoscusdata, non solo il direttore sportivo Rino Foschi o i giocatori Italiano e Cutolo che hanno difeso i colori gialloblù ma anche il diesse Ivone De Franceschi e il centrocampista Michele Marcolini, hanno giocato nel Chievo ma sono legati a doppia mandata con Verona. Sotto la bandiera Hellas solo Gibellini e Mandorlini hanno un passato biancoscudato ma la rappresentanza è sicuramente qualificata.

IL TECNICO E IL DIESSE. Andrea Mandorlini è rimasto un anno sulla panchina del Padova. Anno 2006-2007, la società investe tanto ma la squadra non parte benissimo. Si riprende nel girone di ritorno proprio con l’arrivo del mister ravennate, subentrato a Maurizio Pellegrino. I biancoscudati, però, concludono la stagione al settimo posto, a un passo dalla zona play off. Ha lasciato buoni ricordi nella Città del Santo anche Mauro Gibellini. Chiamato dal Padova nell’86-87 il «Gibo» – ormai alla fine della carriera – contribuì alla promozione dei biancoscudati dalla C alla B con 29 presenze e due reti.
IL «VULCANICO» RINO. Nella stanza dei bottoni del Padova opera ormai da qualche stagione Rino Foschi. Ha contribuito a costruire il gruppo che qualche mese fa ha sfiorato la serie A perdendo i play off con il Novara e quest’anno ha allestito una formazione che punta decisamente al grande salto. Nato nel ’46 a Cesena dopo qualche esperienza in serie C approda al Verona dove resta fino al 2002 e lega il suo nome soprattutto a Cesare Prandelli con il quale vince il campionato di B e sfiora la Uefa in A. Porta in riva all’Adige giocatori come Cristian Brocchi, Aimo Diana, Sebastien Frey, Emiliano Bonazzoli, Martin Laursen, Adrian Mutu, Alberto Gilardino, Mauro Germán Camoranesi, Massimo Oddo, Adailton, Paolo Cannavaro e Mario Frick, ragazzi che saranno ceduto a grande squadre e che faranno la fortuna del presidente Giambattista Pastorello.
CUORE CHIEVO. A fianco di Foschi lavora Ivone De Franceschi, un passato da giocatore del Chievo, da qualche anno nella dirigenza patavina. In estate è arrivato a dar man forte al progetto biancoscudato anche Michele Marcolini, cinque anni con la società della Diga e molto vicino all’Hellas dopo la scadenza del suo contratto. Ha scelto con la sua famiglia di vivere a Verona e poteva essere molto utile alla causa gialloblù.
LA RIVINCITA. Grandi emozioni al Bentegodi anche per Vincenzo Italiano e Aniello Cutolo. Italiano è cresciuto nell’Hellas, ha debuttato in prima squadra ed è rimasto sette anni in gialloblù, Cutolo è rimasto poco più di un anno ma tutti lo ricordano per il gol incredibile sbagliato a Spezia nello spareggio che condannò l’Hellas alla C nel giugno del 2007. «Quell’errore non l’ho mai dimenticato – ammette Cutolo – e mi dispiace molto per quello che è successo. Ma sono passati cinque anni, il tempo dovrebbe attenuare

 

 

Fonte | L’Arena