Foschi: “Non me ne vogliano Vicenza e Cittadella, ma Verona-Padova è oggi il derby veneto per eccellenza”

Rino Foschi è intervenuto in collegamento telefonico ieri sera sulle frequenze di Telecittà e ha commentato il suo imminente ritorno da avversario a Verona, dove scrisse una delle pagine più esaltanti della sua carriera da direttore sportivo: “Dopo 30 anni di calcio mi trovo spesso ad affrontare il mio passato ormai… Ho fatto sette anni intensi, con promozioni ma anche retrocessioni. E’ una piazza importante, dove mi son trovato altrettanto bene quanto qua a Padova! Penso che, non me ne vorranno Vicenza e Cittadella, sia uno dei derby più sentiti al momento nonchè jl derby veneto per eccellenza. Gibellini? Soffriamo nella stessa categoria, avessero vinto a Grosseto sarebbe stata una sfida ancora più bella! A Verona son passati molti bravi giocatori, ma spero di portarne di più qua a Padova perché mi piace pensare al futuro…”. Una battuta sulle sue migliori scoperte: “Guardate che di giocatori buoni ne ho portati, ma pure qualche brocco mi è scappato, eh?”


Così invece Mauro Gibellini, ds del Verona, ospite in studio sempre a PadovaGoal: “Era l’86/87 quando vincemmo il campionato di Serie C con il Padova, giocai anche nel Verona, sono anch’io un doppio ex. Quando giocai nel Padova era un periodo buio, nel Verona era un momento storico. I veronesi son un po più matti, l’Hellas è una ragione di vita, anche se anche Padova ha i suoi tifosi caldi, son due belle piazze”. Gibellini ha elogiato Cestaro per l’impegno economico messo a disposizione del Calcio Padova: ““Si parla molto dell’ottimo operato di Foschi in sede di mercato ma credo che i tifosi biancoscudati debbano ringraziare soprattutto Cestaro, che investe molti soldi su questa squadra. Per quanto riguarda noi la storia degli ultimi anni dimostra che chi viene su dalla Lega Pro e dimostra una grande coesione tra giovani ed elementi più esperti può far bene. Abbiamo una squadra di sostanza, con giovani di belle speranze come Natalino, Doninelli e Tachtsidis e Lepiller”. Gibellini ha toccato anche l’argomento Bentegodi e la possibilità di costruzione di un nuovo stadio: “Il Bentegodi è bello ma non offre i confort che i nuovi stadi possono garantire, quindi o si pensa a migliorare il Bentegodi o si trova una nuova ubicazione per uno stadio”. Gibellini ha parlato a lungo anche di Giuseppe Giannini, definita una sua scommessa persa: “Mi è dispiaciuto che le cose non siano andate come dovevano, è un mio grande rammarico perché è una bravissima persona ed un serio professionista. Forse ha pagato la mia silenziosa rivoluzione, ovvero portare giocatori che potessero fare il bene di Verona, soffrendo per la mancanza di un organico al completo, senza dimenticare il periodo in cui avevamo 11-12 gicatori infortunati. Darei poche responsabilità a lui e molte alla nostra società, io lo consiglierei a tutti come allenatore!”. Gibellini ha chiuso parlando anche della vicenda calcioscommesse e della squalifica di cinque mesi che gli è stata comminata: “L’ho presa male perché ho sempre basato la mia vita su valori morali come l’onestà, era la prima volta che mi recavo davanti a dei giudici! Parlano di me nelle intercettazioni e perché il dirigente del Ravenna Buffoni veniva nella mia azienda agricola per comprare il vino, ma non ho mai fatto niente. Quella dell’omessa denuncia è una legge stupida, perché rischi di incorrere in querele”


Fonte | PadovaGoal.it