Coppa Italia: Padova-Carpi 4-2 (Legati, Lazarevic e doppio Cutolo) Ora si va a Bologna

Secondo Turno Coppa Italia:
PADOVA-CARPI 4-2
Reti: 13′ Legati, 24′ Lazarevic, 26′ Memushaj, 28′ Cutolo. 4′ st Concas, 40′ st Cutolo.


PADOVA (4-3-3): 22 Pelizzoli; 2 Donati, 14 Schiavi, 13 Legati, 33 Renzetti; 8 Bovo, 70 Milanetto (30′st 77 Italiano), 7 Marcolini; 11 Cutolo, 28 Ruopolo (25′st 9 Hallenius), 23 Lazarevic (21′ st 45 Drame). A disposizione: 73 Perin, 4 Portin, 3 Franco, 88 Cuffa. All. Alessandro Dal Canto


CARPI (4-2-3-1): 1 Mandrelli; 2 Laurini, 5 Cioffi, 6 De Paola, 3 Lo Russo; 8 Memushaj, 4 Perini (30′ st 17 Cortesi); 7 Concas, 11 Pietribiasi (9′st 13 Sogus), 10 Kabine (25′st 18 Potenza); 9 Cesca. A disposizione: 12 Bastianoni, 14 Di Gaudio, 15 Calamai, 16 Poli. All. Maddaloni


Arbitro: Giacomelli di Trieste
Spettatori Paganti: 2214, Incasso Totale 17.567,90 Euro


Ritorna una gara ufficiale all’Euganeo dopo Padova-Novara. Gli ospiti sono gli emiliani del Carpi in tenuta rossa che non affrontiamo dai tempi della C2.
1’ uscita a farfalle di Mandrelli, Ruopolo spara fuori da buona posizione, un minuto dopo si fa vedere il Carpi in avanti, ma senza esito. 6’ angolo di Memushaj, resta di Cioffi di poco fuori; nell’occasione il capitano del Carpi rimane a terra infortunato. All’8’ è Lazarevic a rendersi pericoloso in area, no trovando la marcatura. Al 13′ arriva il vantaggio del Padova, punizione dalla lunetta del corner di Marcolini, svetta di testa LEGATI che sigla il vantaggio!
24′ salgono in cattedra Marcolini e Lazarevic, lo sloveno arriva al limite e tira sul palo lontano, salva Mandrelli. Al 26′ errore di disimpegno di Laurini e Mandrelli, irrompe LAZAREVIC che sigla il raddoppio! Un minuto dopo il Carpi sorprende il Padova, buco di Schiavi e MEMUSHAJ accorcia le distanze. Al 28′ ci pensa CUTOLO a ristabilire le distanze rubando un rimpallo e superando in pallonetto Mandrelli. Momento tambureggiante del Padova che con Cutolo e Lazarevic mette in apprensione di continuo gli ospiti. 33′ Marcolini fa l’ennesimo lancio illuminante della gara trovando Ruopolo che impreciso non trova la porta. 34′ punizione di Cesca, Pelizzoli immobile battuto, palla sul palo alla sua sinistra.


La ripresa parte con gli stessi undici. Al 4′ cross di Lo Russo, colpo di testa vincente di CONCAS che approfitta di una dormita del duo Schiavi-Donati. 3-2 per il Padova. Maddaloni cambia al 9′: fuori Pietribiasi, entra Sogus. Al 16′ il Carpi si fa ancora intraprendente con una doppia conclusione, la prima di Cesca respinta da Pelizzoli. Nei minuti successivi, gli ospiti iniziano a crederci maggiormente, strigliati negli spogliatoi dal mister Maddaloni. Cambio anche per Dal Canto, entra Ousmane Dramè ed esce Lazarevic al 21′, mentre al 25′ è il turno di Hallenius che prende il posto di Ruopolo e Potenza rileva Kabine nel Carpi. Al 26′ Pelizzoli si distende in tuffo e para in presa una punizione insidiosa del Carpi. Ancora cambi al 30′: Italiano rileva Milanetto tra gli applausi, Cortesi prende il posto di Perini. 34′ punizione dai 35 metri di Marcolini insidiosa. Al 40′ CUTOLO stoppa un lancio lungo di Italiano con classe sovraffina, mette a sedere portiere avversario e marcatore diretto e sigla a porta sguarnita, tra gli applausi del pubblico. Gran rete di ‘O Professò. Finisce così 4-2 la prima gara ufficiale della nuova stagione.



Un primo tempo dominato da Marcolini e Lazarevic, autentici mattotori. Il Carpi, giocando con la difesa troppo alta ha rischiato di subire una goleada, ma nelle uniche volte che ha messo il naso in avanti si è reso pericoloso, sullo svarione di Schiavi prima, siglando la rete, e sul palo colpito da Cesca.
La ripresa è meno vivace, il Padova subisce gli attacchi del Carpi senza affanni, nonostante si faccia trovare subito scoperto sul colpo di testa di Concas, ma gli ospiti han dimostrato maggior freschezza fisica. Male Ruopolo, Hallenius senza voto. Da rivedere alcuni automatismi difensivi soprattutto nei cross dagli esterni.
Il Padova passa il turno 4-2 dove affronterà al Dall’Ara il Bologna degli ex Crespo, Vantaggiato e Agliardi.



Dante Piotto