Presidente Serie B Abodi: “20 squadre? Uno degli aspetti che ci preme maggiormente. Ecco le idee”

Con grande professionalità sta trainando il carro di una Serie Bwin sempre più in evoluzione. Andrea Abodi, presidente della Lega Calcio del campionato cadetto, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di tuttob.com per commentare la stagione calcistica 2011/12, i progetti per il prossimo campionato, oltre a diversi argomenti caldi che riguardano il sistema calcio.

Siamo nel pieno del campionato di Serie Bwin. Ci fa un bilancio generale?
“La stagione scorsa, la prima della nuova Lega, si è conclusa con i 100mila spettatori dei play-off. L’attuale continua con molti segni positivi tra spettatori negli stadi, ascolti televisivi, gol, numero di presenze in campo dei giovani ed età media dei calciatori, che scende sotto ai 24 anni. Poi ci sono anche le ombre, di una certa gravità, come l’inchiesta sul calcioscommesse. Su 470 partite queste ombre sono eccezioni che confermano la regola e se questo, da un lato, significa che non bisogna mai abbassare la guardia, dall’altro ci rassicura sullo stato di salute del nostro sistema.”

Si è parlato spesso della riforma del campionato a 20 squadre, anziché 22. E’ qualcosa di fattibile a stretto giro di posta?
“Sicuramente è uno degli aspetti che ci preme di più. Ma l’approdo a 20 squadre che la Serie B ha già deliberato da tempo, può concretizzarsi solo all’interno della Federazione e in Consiglio federale, con la necessaria condivisione con le altre tre Leghe e le componenti tecniche. Si deve accelerare però questo processo, che affronti anche il problema della asimmetria tra retrocessioni dalla A (3) e promozioni dalla Lega Pro (4) e, più in generale, la precarietà determinata dal numero di promozioni/retrocessioni al quale è sottoposta ogni stagione sportiva la Serie B, con un turnover di club del 30% che non è né razionale, né sostenibile.”

Quest’anno la neve ha fermato diverse sfide. Come si procederà la prossima stagione per evitare che ciò possa accadere?
“Il calendario del nostro torneo è condizionato da quello Fifa, Uefa, di A e dalla Coppa Italia, competizione quest’ultima che ha vincolato in agosto la partenza della Serie bwin, vincolo al quale si è aggiunto quello di fine stagione determinato dai prossimi Campionati Europei. Per la prossima stagione vorremmo anticipare la data d’inizio del Campionato, condividendo l’auspicio del presidente Abete, e giocare durante le vacanze natalizie, in modo da avere diverse soluzioni per eventuali recuperi e limitare i turni infrasettimanali. Ne parleremo con le società, con l’Associazione Calciatori, l’Associazione Allenatori e, naturalmente, con la FIGC e la Serie A per una logica condivisione. Tutto questo perseguendo in parallelo l’obiettivo della riduzione del campionato a 20 squadre, che ci auguriamo possa consolidarsi nelle prossime due stagioni, e sottolineando che la Serie B è la Lega europea con meno turni infrasettimanali invernali. Deve essere chiaro, in ogni caso, che dobbiamo dare un senso al disagio che abbiamo vissuto nelle due settimane di maltempo facendo tesoro dell’esperienza, soprattutto per rispetto verso i tifosi.”

E delle strutture degli stadi presenti in B, cosa pensa?
“Quando parlo di rispetto e di dare un senso al disagio dei giorni di maltempo intendo dire che una risposta va data, oltre che nell’elaborazione dei calendari, anche con la legge sugli stadi. Una legge che garantirebbe impianti più moderni e rispettosi della gente, nei quali sia possibile giocare anche in giornate di maltempo, come accade in quasi tutta Europa, anche a latitudini superiori alla nostra. L’ammodernamento degli impianti rappresenta un’esigenza ineludibile, per preservare quello che è il nostro patrimonio più prezioso, i tifosi, ai quali dobbiamo garantire sicurezza e impianti dove sia piacevole seguire uno spettacolo sportivo.”

Quest’anno non si è vista molta violenza negli stadi. Segnali importanti per il calcio nostrano…
“Aldilà dell’aumento o della diminuzione delle cifre, anche un solo ferito ci deve preoccupare e deve rappresentare un motivo, oltre che un incentivo, per aumentare l’impegno. Da parte nostra sono necessarie attività e iniziative di promozione ed educazione a favore di tutti i soggetti coinvolti, sto parlando dei tifosi ma anche dei tesserati che con il loro comportamento devono essere da esempio. Avendo ben presente che solo chi rispetta le regole ha la possibilità di entrare negli stadi e dialogare con la Lega e le Istituzioni, per sviluppare iniziative che rendano più facile l’accesso agli impianti.”

Cosa pensa dello scandalo scommesse che si è abbattuto su diverse squadre del nostro campionato?
“A qualsiasi prezzo dobbiamo vincere la battaglia contro le scommesse illecite e la frode sportiva, facendo pulizia nel mondo del calcio per aprire una fase nuova, per recuperare la fiducia dei tifosi e far crescere la nostra reputazione. I tesserati coinvolti in casi di illecito sportivo, come ho ribadito più volte, devono sapere che oltre a uscire dal sistema, metteranno a rischio il proprio patrimonio personale, perché cercheremo di tutelare l’interesse generale anche in quell’ambito. Quindi sarà importante anche la prevenzione collegata a una più efficace informazione sulle regole e sui doveri che porteremo avanti anche con AIC e AIAC. Tutto questo non trascurando la complessità del fenomeno, che coinvolge 70 Paesi in tutto il mondo.”

Qualche tempo fa è stata promossa la “B Solidale”. Ci dà un suo parere?
“Il Progetto è ambizioso ed emozionante al tempo stesso. Devo dire che, nonostante la novità, le società della Serie bwin stanno apprezzando questa iniziativa facendosi parte attiva per promuovere azioni virtuose sul territorio. Il punto di partenza è rappresentato dalla volontà di far crescere la consapevolezza della formidabile funzione sociale che deve interpretare il calcio, partendo da quello di Serie B che vuole assumersi maggiori responsabilità sul tema, passando dalla enunciazione di principi a fatti concreti, quotidiani e sistematici. A partire da questa stagione i cinque temi da noi identificati per B Solidale – infanzia, terza età, diversa abilità, ricerca scientifica e disagio sociale – trovano nelle cinque Onlus prescelte e nella collaborazione con la Serie B una straordinaria opportunità di promozione, di finanziamento e di partecipazione attiva.”

Molto importante è anche la B Italia. Come giudica il rendimento della squadra, oltre agli sviluppi che questa ha?
“Al di là del rendimento vorrei soffermarmi sulla valenza di questa rappresentativa che è “condannata” a selezionare giovani che poi ci auguriamo vengano rapiti dalle Nazionali giovanili. Un progetto che si incardina all’interno di un sistema più complesso voluto dalla Lega Serie B sulla valorizzazione dei giovani. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: l’utilizzo di under 21 rispetto alla scorsa stagione cresce del 23%. Addirittura del 59% se il parametro di confronto è quello di due anni fa. Ventuno, poi, sono i giocatori convocati da Di Biagio e Ferrara per le partite che Under 20 e 21 hanno disputato in settimana. Quattordici sono gli atleti passati durante la stagione dalla B Italia all’Under 20, sette quelli che sono approdati invece dalla Rappresentativa di Piscedda alla Nazionale allenata da Ciro Ferrara. Questa è la missione della B Italia. Poi, per completare la risposta, fa anche piacere vincere, come abbiamo fatto, in Russia e in Serbia.”
Fonte | Marco Fornaro per TuttoB.com