Calcioscommesse: 19 arrestati all’alba tra cui Mauri, Bertani e Milanetto. Indagati Conte, Criscito e Pellissier

Da questa mattina all’alba in tutta Italia sono in corso nuovi arresti nell’ambito dell’inchiesta Last Bet sul calcioscommesse. Il gip di Cremona, Guido Salvini, ha firmato la richiesta di custodia cautelare in carcere per Stefano Mauri, capitano della Lazio; Omar Milanetto, centrocampista del Padova, ex Genoa; Cristian Bertani, attaccante della Sampdoria, ex Novara; Paolo Acerbis, portiere del Vicenza; Alessandro Pellicori, ex attaccante del Torino; Marco Turati, difensore del Modena; Matteo Gritti, portiere dei romeni del Petrolul Ploiesti; Ivan Tisci, ex centrocampista e ora direttore sportivo. E’ stato chiesto anche l’arresto del bergamasco Vittorio Gatti, autotrasportatore, amico di Filippo Carobbio e di altri calciatori, e di cinque persone che farebbero parte della “cellula” ungherese dell’organizzazione criminale dedita al taroccamento delle partite in Italia: il capo Zoltan Kenesei, Matyas Lazar, Laszlo Schultz, Istvan Borgulya e Laszlo Strasser.

COMBINE — Recita la nota della polizia di Cremona: “Dalle prime luci dell’alba, gli uomini della Polizia di Stato di Cremona, Brescia, Alessandria, Bologna e del Servizio Centrale Operativo (Sco) stanno eseguendo 19 provvedimenti restrittivi e numerose perquisizioni in Italia e all’estero nei confronti di appartenenti ad una organizzazione transnazionale dedita alla combine di partite di calcio (match fixing), operante in Italia e in diversi Stati esteri”, si legge. “Tra gli arrestati Mauri Stefano, calciatore, capitano della S.S. Lazio e Milanetto Omar, già calciatore del Genoa, attualmente in forza al Padova calcio”, aggiunge la nota, precisando che i destinatari dei provvedimenti devono rispondere “di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva”.

PERQUISITA CASA CONTE — Tra le perquisizioni in corso, una riguarda l’abitazione di Antonio Conte, tecnico della Juventus campione d’Italia ma l’anno scorso a Siena, il quale sarebbe a questo punto indagato. Perquisizioni anche nelle abitazioni di dirigenti e calciatori tirati in ballo da Carobbio per le presunte combine di Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena.

PELLISSIER — Perquisita (questa mattina alle 4) anche l’abitazione di Fenis di Sergio Pellissier, attaccante del Chievo. Analoga ispezione è avvenuta nella casa di Verona del giocatore, che risulta essere indagato. All’interno della villa sulla strada statale 26 sono stati sequestrati computer, ipad e pennette usb che verranno messi a disposizione degli inquirenti.

LA SCHEDA DI BERTANI — Dalle indagini sono arrivati altri riscontri alle dichiarazioni di Gervasoni e Carobbio in merito al ruolo di Bertani, che sarebbe stato davvero in possesso di una scheda telefonica “dedicata”, ricevuta da uno degli Zingari tutt’ora latitante, Hristian Ilievski. Proprio l’analisi dei tabulati e delle celle avrebbe permesso di verificare il pieno coinvolgimento di Bertani nella combine di alcune partite del Novara, tra cui quella con il Siena, per la quale è stato tirato in ballo anche Conte.

COVERCIANO — Nuvoloni neri e pioggia anche da Coverciano. Alle 6.25 si è verificato un accesso anomalo dai cancelli del centro tecnico federale. I rumors parlavano di una possibile perquisizione all’alba per acquisire del materiale di un azzurro. Si trattava di una Bmw chiara e una Punto nera. Targhe normali. Dentro 5 passeggeri, verosimilmente ufficiali di polizia giudiziaria in relazione all’inchiesta sul calcioscommesse seguita dalla procura di Cremona. Sono stati fatti passare, si sono fatti indicare gli alloggi dalla guardia all’ingresso. Oggi è il giorno in cui saranno annunciati dal c.t. Prandelli i 23 azzurri scelti per l’Europeo tra i 32 del primo listone.

SCULLI: DAL GIP NO ALL’ARRESTO — Il pm Roberto di Martino aveva chiesto il carcere per altri calciatori, ma il gip Salvini ha optato per misure alternative. Arresti domiciliari per Joelson Inacio, attaccante brasiliano del Pergocrema, ex Grosseto, e per due soci in affari dell’ex calciatore Gigi Sartor: si stratta di Luca Burini, promoter in Cina per un’azienda emiliana, già accusato di essere l’anello di congiunzione con i singaporesi, e di Daniele Ragone, commercialista di Parma. Questi ultimi due sono indagati anche per riciclaggio. Hanno evitato l’arresto Francesco Ruopolo, attaccante del Padova, ex AlbinoLeffe e Atalanta, e Kewullay Conteh, ex difensore di AlbinoLeffe, Grosseto e Piacenza: per loro solo obbligo di firma due volte la settimana, un “premio” per avere collaborato nelle ultime settimane con la giustizia sportiva. Il pm di Cremona aveva chiesto anche misure cautelari per Giuseppe Sculli, attaccante del Genoa, ex Lazio, ma nonostante i tanti indizi raccolti sul suo conto, soprattutto in merito alla presunta combine di Lazio-Genoa 4-2, il gip ha respinto la richiesta, in attesa di ricevere novità dalle indagini, che sono tutt’ora in corso.

SOSPETTI SU UN NAZIONALE — Secondo le prime informazioni, durante le attività investigative degli ultimi mesi sarebbero emersi particolari importanti sul ruolo avuto in almeno una combine da Domenico Criscito, attualmente a Coverciano (questa mattina alle 6.25 due auto sono arrivate a Coverciano, verosimilmente per una perquisizione o per acquisire materiale) con la Nazionale di Cesare Prandelli, e da Kakhaber Kaladze, entrambi difensori del Genoa nel 2010-11. Grazie agli accertamenti su tabulati, celle telefoniche e schede “dedicate”, gli investigatori avrebbero trovato prove concrete dei contatti avuti da Mauri e Bertani con il gruppo degli Zingari e della disponibilità dei due calciatori a manipolare le partite in cambio di somme di denaro. In corso anche perquisizioni nelle case di alcuni calciatori. Nuove prove sarebbero emerse sulle partite Lazio-Genoa 4-2, Lecce-Lazio 2-4 e Novara-Siena 2-2. La Procura di Cremona dovrebbe dare altri particolari in tarda mattinata nel corso di una conferenza stampa.


I 19 provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Gip del tribunale di Cremona Guido Salvini nell’ambito dell’inchiesta `Last Bet´, coordinata dal procuratore Roberto Di Martino che nel giugno e nel dicembre dell’anno scorso ha portato a diversi arresti. Dieci riguardano giocatori ed ex giocatori di serie A, B e Lega Pro. L’operazione di oggi è stata condotta dalle squadre mobili di Cremona, Brescia, Alessandria e Bologna, coordinate dagli uomini del Servizio centrale operativo.
Il Gip Guido Salvini ha emesso complessivamente 19 provvedimenti, uno in meno delle richieste del pm: la procura infatti aveva chiesto anche l’arresto dell’attaccante del Genoa Giuseppe Sculli. Dei 19 provvedimenti, 14 sono ordinanze di custodia cautelare in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 2 provvedimenti di obbligo di presentazione all’autorità giudiziaria. I destinatari sono cinque cittadini ungheresi, 11 tra calciatori ed ex giocatori, e tre soggetti legati a dei calciatori. Ecco nel dettaglio i provvedimenti.

STEFANO MAURI (giocatore della Lazio – custodia cautelare in carcere)
OMAR MILANETTO (ex giocatore Genoa, ora al Padova – custodia cautelare in carcere);
KEWULLAH CONTEH (ex giocatore del Piacenza – obbligo presentazione);
JOSE INACIO JOELSON (giocatore del Pergocrema – arresti domiciliari);
ALESSANDRO PELLICORI (giocatore svincolato del Queen’s Park Rangers – custodia cautelare in carcere);
PAOLO DOMENICO ACERBIS (giocatore del Vicenza – custodia cautelare in carcere)
IVAN TISCI (ex calciatore – custodia cautelare in carcere);
FRANCESCO RUOPOLO (calciatore del Padova – obbligo presentazione);
MARCO TURATI (giocatore del Modena; custodia cautelare in carcere);
CRISTIAN BERTANI (ex giocatore del Novara, ora alla Sampdoria – custodia cautelare in carcere);

ZOLTAN KENESEI (cittadino ungherese, già detenuto in Ungheria);
MATYAS LAZAR (cittadino ungherese già detenuto in Ungheria – custodia cautelare in carcere);
LAZLO SCHULTZ (cittadino ungherese già detenuto in Ungheria – custodia cautelare in carcere);
LASLO STRASSER (cittadino ungherese – custodia cautelare in carcere);
ISTVAN BORGULYA (cittadino ungherese – custodia cautelare in carcere)
VITTORIO GATTI (custodia cautelare in carcere)
LUCA BURINI (arresti domiciliari);
DANIELE RAGONE (arresti domiciliari).

Anche gli indagati di questa nuova tranche dell’inchiesta devono rispondere dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.

Fonte | La Gazzetta dello Sport