Sartori, ds Chievo: “Mai pensato di cedere Acerbi, su De Paula abbiamo sbagliato sia io che Foschi”

Giovanni Sartori, direttore sportivo del Chievo, è stato uno dei due superospiti della puntata di ieri, lunedì 14 maggio, di Padova Goal. Tanti gli argomenti trattati, a cominciare dalla salvezza appena raggiunta dal Chievo: “E’ stata una salvezza fondamentale – spiega Sartori – che ci consente l’ anno prossimo di disputare un altro campionato di serie A. 49 punti fatti, 3 in più dell’ anno scorso, e tengo a sottolinearli, perché Di Carlo in primis ci teneva a fare meglio del suo predecessore e della passata stagione. L’ obiettivo chiaramente, oltre alla salvezza, è quello di valorizzare i giocatori, che per noi sono una grande ricchezza non solo economica”.

La Fiorentina e le altre venete – Radiomercato lo ha accostato a lungo e con insistenza alla Fiorentina: “In questo periodo di chiacchiere se ne fanno tante, spesso fuori luogo. Su di me, e sulle voci che mi riguardano, posso solo dire che il mio nome spesso esce, ma nella maggior parte dei casi esce a casaccio. Al Chievo sono molto legato, emotivamente e calcisticamente, e posso solo ringraziare la famiglia Campedelli per quanto concessomi. La curiosità di misurarsi con altre piazze c’è stata e c’è, ma sono 27 anni che sono al Chievo e sono felice di rimanerci. In Veneto, invece, devo dire la verità. Non ho mai avuto contatti approfonditi con un altro club”.

Padova – Sartori ritiene la squadra all’altezza delle primissime posizioni: “Potenzialmente sono d’accordo, è una squadra costruita per vincere e che ha qualità in ogni reparto. Io reputo il Padova una bellissima squadra, un’ottima squadra, sopratutto per la serie B. Bisogna sottolineare però,che spesso non sono gli investimenti fatti nel mercato a determinare la classifica finale. Basti vedere anche la Sampdoria: ha riacciuffato solo ora i playoff, con una squadra che per la B è un lusso. La situazione del Padova dipenderà inevitabilmente da Verona-Varese di sabato. Tuttavia i biancoscudati devono pensare alle loro partite: sabato a Nocera, i ragazzi di Dal Canto, sono attesi da una partita tostissima”.

Dal Canto – Qualcuno accostò il nome di Dal Canto al Chievo già lo scorso anno: “No, mi sento di escludere categoricamente questa possibilità – taglia corto Sartori – non abbiamo mai pensato a lui. Mentre avevamo pensato a Calori due anni fa, prima di prendere Pioli. Quando il Padova lo promosse, la scorsa stagione, sembrava l’ allenatore ideale. Subito grandi risultati, ed entusiasmo generale. Quest’anno invece i risultati non gli sono favorevoli, ed essendo il mondo del calcio basato sui risultati non può esserci chiaramente una situazione piacevole. Calori in corsa anche adesso? Non so quali siano i giornali che hanno scritto di un probabile arrivo di Di Carlo sulla panchina del Catania in caso di addio di Montella, tuttavia noi non viviamo di sensazioni, pertanto siamo tranquilli. Sul contratto di Di Carlo c’è un’opzione, eventualmente: nei prossimi giorni ci troveremo per definire le strategie future”.

Mandorlini – Grandi elogi per il tecnico dell’Hellas: “Grande merito va a Mandorlini: ha preso la squadra in mano, che era nei playout di serie C, e l’ ha portata, nel giro di un anno e poco più, a lottare per la serie A. Grandi complimenti a Mandorlini: sottolineo che un allenatore è fondamentale in una squadra di calcio”.

De Paula – “E’ stata una vicenda complessa, è difficile spiegare tutto quello che è successo. Il Padova poteva riscattarlo, perché aveva un diritto di riscatto a una cifra prestabilita. Il Padova ha fatto cadere il proprio diritto di riscatto per rinegoziare al ribasso, ma non ne siamo venuti a capo. Ho sbagliato io, e ha sbagliato Foschi: per questi sbagli non se n’è fatto nulla. Vedendo poi quando accaduto a De Paula quest’ anno, alla fine, è andata meglio al Padova”.

Acerbi – “Con il Padova c’è sempre stato un ottimo rapporto di collaborazione di mercato. L’anno scorso De Paula, poi Gallozzi, avevamo anche un’opzione su un altro giocatore (Drame ndr), infine Bentivoglio. C’è stato tutto l’interesse del Padova per portare Acerbi alla corte di Dal Canto, ma noi non veramente mai pensato di cedere Acerbi perché ci abbiamo sempre creduto. Pensare che il ragazzo poteva finire al Padova o al Sassuolo e ora rischia di andare al Milan è sicuramente una cosa strana, il calcio è questo”.

Fallimento? – “Da come era stato costruito questo Padova negli ultimi due anni non arrivare neanche ai playoff potrebbe essere un autentico fallimento. Lo dico senza accusare nessuno, ma questa è una squadra che deve almeno arrivare ai playoff, aveva tutte le carte in regola per arrivarci”.

Calcioscommesse – “Sul fatto che il Chievo sia interessato e che verrà colpito dai prossimi deferimenti, io mi auguro proprio di no. Per il momento non abbiamo alcun deferimento, pertanto a me non risultano nostri interessamenti o coinvolgimenti, poi aspetteremo e vedremo. Fino a quando non c’è nulla, non mi sento di commentare nulla a riguardo”.
Fonte | PadovaGoal.it