Tarozzi: “Pea è speciale, sms anche alle 4 di mattino”

Ieri conferenza stampa di Andrea Tarozzi, vice di Fulvio Pea ed ex difensore del Padova:
Sull’Appiani: “Giocai all’Appiani nel 92-93 con la maglia del Bologna e vincemmo 4-2. Uno stadio fantastico, caloroso e con un bel clima. Al ritorno poi il Padova vinse 1-0, ma mi ricordo molto bene il calore dei tifosi del Padova all’Appiani, c’erano Montrone e Galderisi davanti da marcare”
Tarozzi sulle amichevoli allo stadio Appiani: “I ragazzi hanno fatto un’ottima prova, ma è stato bello giocare in quel clima. È stata una giornata fantastica, speriamo di ripeterla. Io la maglia del Padova l’ho già vestita, ero a fine carriera e poi mi sono trasferito a Sassuolo, da cui poi è partita la mia carriera fuori dal campo”.
Su Pea: “Una persona eccezionale, lo avrei seguito ovunque, figuriamoci a Padova. Quando ho saputo che la destinazione sarebbe stata questa sono stato felicissimo. Avevo giocato due stagioni, sia pure non esaltanti sotto il profilo dei risultati, ma la maglia del Padova mi è rimasta nel cuore. Ha dei metodi innovativi e devo dire che può portare qualcosa di positivo, non avevo mai visto certi meccanismi applicati sul campo. In questo è speciale, sicuramente non gli farò mai le scarpe come talvolta è successo. Penso che non sarei adatto a fare il primo allenatore e penso di essere portato caratterialmente per fare l’allenatore”
Sugli obiettivi: “La squadra sta rispondendo bene. Io penso che possiamo fare un campionato tranquillo e poi vedere strada facendo dove potremo arrivare. Abbiamo giovani d’elite, diciamo così, lo dico per far capire che abbiamo puntato sui giovani, ma non giovani qualunque, giocatori di grande prospettiva”.
Ancora su Pea: “Ha metodi maniacali, é veramente incredibile. Spesso mi manda messaggi a notte inoltrata, anche alle quattro del mattino. Adesso ho impostato il telefono sul metodo silenzioso e così la mattina alle 7 ho già il compito da fare. Usiamo il metodo Rpe, che calcola la fatica e la resistenza dell’atleta alla fatica, io vado lì a prendere i dati. Gli occhi sono molto importanti, perché tutti noi guardiamo e osserviamo con attenzione. Riusciamo a capire se un giocatore ho problemi. Magari riusciamo anche a evitare infortuni e stiramenti e a salvare un giocatore guadagnando due settimane, semplicemente osservandone con attenzione le reazioni”.
Fonte | PadovaGoal.it