Torino – Padova , Favaretto lancia i fratelli Beccaro: “E’ la loro occasione”

PADOVA – Bollettino del sabato pomeriggio da Salsomaggiore Terme. Vincono tutte le concorrenti e le prime della classe, oggi tocca alla Sampdoria che sulla carta può prendersi altre tre punti a Marassi contro la Reggina. E domani toccherà a Torino-Padova, il big-match dell’anno a cui ci si presenta in condizioni oggettivamente disastrose, con quasi tutta la difesa out per squalifica e con due ragazzini della Primavera, Christian e Daniel Beccaro aggregati alla prima squadra e con buone chance di partire titolari (uno dei due). Ieri nel ritiro emiliano si è lavorato sulla tattica e Alessandro Dal Canto ha provato diverse soluzioni per la partita di domani sera all’Olimpico. Una di queste prevede l’arretramento di William Jidayi nel ruolo di centrale difensivo accanto a Raffaele Schiavi, un azzardo secondo qualcuno ma un’ipotesi concreta secondo altri e secondo lo stesso allenatore, che ha ipotizzato una simile evenienza già martedì nel dopopartita di Padova-Sassuolo: «Se il mister lo ritiene – spiega Jidayi – io sono pronto a sacrificarmi anche in un ruolo non mio. Non siamo spacciati, chi lo pensa sbaglia di grosso. Non molleremo mai fino all’ultimo, non lo faremo perché siamo stati tutto l’anno dentro i playoff e non vogliamo essere sbattuti fuori proprio sul più bello». Il rischio, lo si è capito, esiste ed è concreto, più che mai dopo il blitz del Varese a Brescia. La buona notizia di ieri è che Bovo si è allenato regolarmente nonostante il calcolo renale che lo sta facendo tribolare e, a questo punto, potrebbe anche riuscire a scendere in campo. Per quanto riguarda le altre soluzioni, Daniel Beccaro sembra essere in pole-position rispetto al fratello Christian nel caso in cui Dal Canto decida di virare su una soluzione meno ardita con un cambio di ruolo che rappresenta un vero e proprio salto nel buio secondo diversi addetti ai lavori: «Daniel Beccaro – spiega l’allenatore della Primavera Paolo Favaretto – è più difensivo rispetto a Christian, che dà il meglio di sé come esterno basso più offensivo. Il vantaggio di Daniel, che è anche il nostro vicecapocannoniere della squadra con cinque gol segnati tutti su palla inattiva, è rappresentato dal fatto che ha qualità in copertura maggiori e che è maggiormente duttile, nel senso che ha fatto tutti i ruoli della difesa nell’attuale campionato. Christian, invece, ha grandi doti in fase di spinta, spetta a Dal Canto scegliere, io non ci metto becco e do il mio parere solo quando mi viene richiesto. Spero che, nel caso, sfruttino al meglio questa occasione». Per quanto riguarda il modulo, sembra possibile la conferma del 4-3-1-2, anche se c’è pure la possibilità che Dal Canto torni alle tre punte con il ritorno di Lazarevic dal primo minuto. Lo sloveno, peraltro, è un ex e potrebbe essere stimolato dal ritrovare la squadra in cui si era imposto all’attenzione del grande pubblico nella passata stagione. Questione di uomini, dunque, ma anche di stimoli. Perché arrivati a questo punto della stagione, dopo aver dilapidato un vantaggio incredibile sulla concorrenza (15 punti sulla Sampdoria e 13 sul settimo posto), il Padova deve per forza di cose dare un segnale forte. Nel momento più difficile dell’anno ci vuole un mezzo miracolo per tenere vive le speranze playoff, così tristemente affievolite ma non ancora accantonate dopo l’incredibile discesa agli inferi delle ultime settimane.
Fonte | Dimitri Canello per Corriere del Veneto