La bufala del Taranto, una promozione durata poche ore

Entusiasmo incontenibile a Taranto per una notizia ‘scoppiata’ in città, che ha fatto letteralmente impazzire i tifosi rossoblu. Centinaia di persone sono scese in strada a festeggiare: auto, moto, clacson e bandiere, cori da stadio. “Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato da un gruppo di supporter contro la penalizzazione di sei punti rimediata dal club rossoblu nello scorso campionato di Lega Pro”. Questo ha annunciato una tv locale, che ha mostrato un documento (dove le date però non coincidono) scatenando una gioia incontenibile.
“Senza quella penalizzazione il Taranto sarebbe risultato primo in classidica – è stato spiegato – e quindi promosso di diritto in serie B”. La notizia se fosse stata confermata, o almeno possibile, la società che naviga in grossissime difficoltà economiche si sarebbe potuta iscriversi in serie B, da dove manca da vent’anni. In città la grande festa è stata smorzata dai primi dubbi, che sembrano confermare la burla. A quanto pare ben riuscita.
“Qual è la notizia? Non c’è la notizia. E’ una cosa che non esiste, non c’è il dispositivo. Chi ha seguito la vicenda mi dice che non è stata emessa nessuna sentenza del Tar”. assicura poi il direttore generale della Lega Pro Francesco Ghirelli a chi gli chiede di commentare le notizie che rimbalzano sul web circa la sentenza. “Qualche mente fantasiosa ha messo in giro questa notizia – ha aggiunto Ghirelli – qualcuno dalla mente creativa. Non so se è una cosa inventata, ma molto probabilmente è il frutto della fantasia di qualcuno”.
Il ricorso era stato presentato dall’avvocato Nicola Russo dell’Associazione Taranto Futura contro i sei punti di penalizzazione comminati al Taranto per inadempienze finanziarie.
Il presidente della Lega Pro Mario Macalli ha messo definitivamente attorno alle 18.30 la parola “fine” sull’odierna “telenovela” Taranto. In esclusiva ai microfoni diTuttoLegaPro.com ha infatti svelato che il ricorso del club pugliese è stato giudicato inammissibile: “Abbiamo fatto le nostre verifiche perché ci sembrava una cosa, non dico strana, ma il buon senso ci portava verso altre strade. Il ricorso è semplicemente inammissibile, quindi non è neppure stato preso in esame”.
Ecco il documento del falso ricorso vinto al Tar del Lazio:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco invece il link dove potete trovare il vero ricorso del Tar, respinto:
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Fonte | La Repubblica di Bari