Dopo Taranto, Triestina, Piacenza, Pergocrema e Giulianova (cliccando qui potete torvare la lista completa delle escluse), oggi la mannaia della Federcalcio ha sancito la fine di altre gloriose società: non si iscrivono in Lega Pro infatti SPAL, FOGGIA e SIRACUSA.
«Foggia e Siracusa in Prima Divisione e Spal in Seconda, non hanno presentato nessun ricorso e pertanto sono fuori dai rispettivi campionati». Così il presidente della Lega Prò, Mario Macalli. Ad oggi gli organici sono di 32 società in Prima Divisione e 37 in Seconda. Il Consiglio Federale del 19 luglio vaglierà le posizioni di queste 69 società dopo le risultanze della Co.vi.soc. Sempre il 19 luglio dopo il Consiglio Federale a Roma si riunirà il Consiglio di Lega Prò che in base alle società ammesse al campionato formulerà i gironi. «Confermo comunque – conclude Macalli -, che avremo la Lega Pro suddivisa in Prima e Seconda Divisione».
In bilico la posizione di altre squadre nonostante la conquista di diritto sul campo: Hinterreggio, Sudtirol, Prato e Sorrento, per problemi infrastrutturali legati ai campi di gioco. Hanno presentato ricorso ieri e tenteranno fino all’ultimo respiro (entro il 9 agosto, data di presentazione del calendario) di iscriversi: Andria, Como, Treviso (in Prima Divisione); Campobasso, Casale, Vallée d’Aoste (in Seconda Divisione). Il tempo stringe, l’avvio del campionato è alle porte e queste squadre sembrano tutt’altro che pronte.
FERRARA – La Spal sparisce dal calcio professionistico. La gloriosa squadra di Ferrara (dal passato recente un pò appannato, ma da quello remoto importante) non è stata iscritta al campionato di Lega pro. Sono scaduti infatti i termini entro i quali il presidente Cesare Butelli avrebbe dovuto versare alla Federcalcio una cifra superiore ai tre milioni per onorare i debiti accumulati. La Spal è stata una presenza quasi fissa in serie A negli anni Cinquanta e Sessanta, quando fu, soprattutto, una inesauribile fucina di giovani talenti che hanno poi fatto fortuna nelle grandi squadre. Dopo un campionato molto travagliato, con la retrocessione in seconda divisione di Lega Pro, la Spal, dopo 105 anni di storia, non sarà, nella prossima stagione, nel calcio professionistico. Il futuro dovrebbe essere legato alla concessione, da parte della Federcalcio, di una wild card alla Real Spal, società affiliata al comitato regionale, che potrebbe ripartire dalla serie D o dall’Eccellenza. Indispensabile, per questa operazione, il sostegno del Comune di Ferrara che il sindaco Tiziano Tagliani ha già assicurato, dopo aver espresso «grande amarezza e disappunto per la condotta dei vertici societari che non si sono dimostrati in grado di trovare una giusta soluzione dei problemi, nonostante le ripetute promesse e rassicurazioni fornite nei mesi scorsi. Questa situazione mette in luce una mancanza di rispetto per gli appassionati della squadra e per tutta la città che vedono ora perdere un punto di riferimento sportivo importante. Ora ci attendono azioni tempestive e necessarie a recuperare e a garantire un futuro calcistico di prestigio per Ferrara, intervenendo presso la Figc affinchè una nuova realtà societaria possa intraprendere un percorso in grado di suscitare nuovi entusiasmi e di ricostruire un ambiente sportivo calcistico di vertice degno di questa città».
FOGGIA. I rossoneri di puglia perdono l’ultima chance e scompaiono dal calcio professionistico. Il termine irrevocabile di ieri alle 13.00 è passato senza che la società presentasse ricorso alla Covisoc. In totale i debiti arrivavano a circa 900.000€, ma oltre a questo denaro doveva arrivare anche una fidejussione da 600.000€ e la licenza dello Stadio Zaccaria. Nulla di questo è arrivato, e il ricorso non è stato depositato, determinando di fatto, la fine dell’U.S. Foggia. Ieri mattina è saltata anche la trattativa con il costruttore ligure Pedemonte, soltanto l’ultima in ordine di tempo dopo quelle targate Stranieri ed Esposito e gli interessamenti di alcuni imprenditori locali e di Silvia Garritano.
E’ finita, questa volta è davvero finita, il Foggia non si iscriverà al prossimo campionato di Lega Pro e ripartirà dalle categorie inferiori, Serie D o Eccellenza, con i tifosi rossoneri inviperiti con Pasquale Casillo, che hanno preso letteralmente d’assalto le pagine dei social network.
SIRACUSA. Ad un passo dalla serie B, una squadra di ottimo livello tecnico e con pochi debiti, eppure il Siracusa non ce l’ha fatta. Amareggiata la dirigenza che pur avendo dei crediti che avrebbero annullato i debiti e un organico di tutto rispetto che senza penalizzazioni avrebbe centrato addirittura la promozione, non è riuscita a fornire la fidejussione necessaria per l’iscrizione al prossimo campionato. Il Siracusa ripartirà tra i dilettanti, ma come sempre riuscirà a risorgere, sperando però che stavolta le carte siano in regola. Uno smacco per tutta la tifoseria, che fino a ieri con una pacifica manifestazione per le vie cittadine aveva sperato ed invocato un aiuto alla propria squadra del cuore, aiuto purtroppo non pervenuto.
Fonte | Leggo | International Businnes Times | FoggiaToday
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