Addio ai Glasgow Rangers: 100 milioni di debiti per i protestanti di Scozia

Non solo Triestina e Piacenza, la crisi nel calcio fa vittime eccellenti anche in Europa, più precisamente in Scozia:

Il peso insostenibile della crisi globale che si scontra inesorabilmente con la storia del calcio.
A farne le spese questa volta è uno dei club più gloriosi d’Europa: il Glasgow Rangers è infatti prossimo al fallimento, a causa di un debito verso l’HMRC (il Fisco britannico) che ammonterebbe a un centinaio di milioni di euro.
Il termine del 31 marzo, deadline per saldare il buco, rappresenta in realtà il rintocco finale sulla storia dei Rangers: un’epopea iniziata 139 anni fa, e condita dalla bellezza di 115 trofei, di cui a breve non rimarrà che il ricordo indelebile. E’ infatti pressochè impossibile che di qui alla fine del mese spunti dal nulla un investitore disposto a coprire il debito.
A nulla sono dunque servite le innumerevoli iniziative volte a salvare il club, inaugurate dalla decisione di giocatori importanti come Naismith e Witthaker di ridursi lo stipendio del 75%, proseguite con la cessione del club a Craig White, e culminate nella scelta di Mcculloch, bandiera della squadra, di giocare addirittura senza percepire alcun compenso.
ULTIMA GIOIA – Prima di gettare definitivamente la spugna però, la squadra protestante di Glasgow si è regalata un’ultima dolcissima gioia: nel derby più sentito di Scozia i Rangers hanno infatti sconfitto 3-2 i cugini cattolici del Celtic, in un Ibrox Stadium capace di creare un’atmosfera pazzesca. Un successo che ha negato al Celtic la conquista matematica del titolo sul campo degli eterni rivali, che tra poco non esisteranno più.
Il Glasgow ripartità infatti dalla quarta divisione scozzese, e con ogni probabilità cambierà anche la denominazione.
La fine di un’epopea. La fine di un pezzo di storia del calcio e della Scozia.
Fonte | dallapartedeltorto.tk