Lutto nel calcio: Un infarto uccide Francesco Mancini portiere del “Foggia dei miracoli”

MILANO – L’ex portiere di Foggia, Lazio, Bari e Napoli Francesco Mancini, meglio noto come Franco, è morto a 43 anni. Da due stagioni era entrato nello staff tecnico di Zdenek Zeman come preparatore dei portieri, e attualmente lavorava con lui a Pescara: era stato l’estremo difensore del tecnico boemo tra il 1987 e il 1996 in rossonero e in biancoceleste. In particolare, è famoso per aver fatto parte di quel “Foggia dei Miracoli” , ma anche del Bari che teneva a battesimo Antonio Cassano. Era soprannominato il René Higuita di Matera, per il suo stile estroso come quello del molto più celebre portiere colombiano.

Secondo le prime informazioni sarebbe stato stroncato da un infarto nella sua abitazione. Venerdì mattina aveva partecipato regolarmente all’allenamento del Pescara; Nulla lasciava presagire una tragedia simile. Quando la moglie lo ha visto esanime a terra ha immediatamente avvisato il 118, arrivato con due ambulanze, e il medico sociale del Pescara, Ernesto Sabatini, che ha avvertito il boemo e tutto lo staff. Per i sanitari, purtroppo, non c’è stato altro da fare che accertare il decesso, avvenuto quasi sicuramente qualche ora prima del ritrovamento (poco prima delle 18). Il primo ad arrivare a casa di Mancini è stato il vice di Zeman, Cangelosi, affranto dalla notizia. La squadra era in ritiro in un vicino albergo, e ha ricevuto la tremenda notizia dal tecnico. I portieri Anania, Ragni e Cattenari erano legatissimi a Mancini. Oggi il Pescara giocherà con il lutto al braccio.
Fonte | Corriere.it | Orlando D’Angelo per Gazzetta dello Sport