Svincolati: il Livorno prova Scurto, Mutarelli all’Atalanta, Panarelli al Treviso, Tulli al Latina

Il Livorno, prossimo avversario del Padova dopo il Crotone, ha in prova Giuseppe Scurto, svincolato ex Roma. Dopo le ultime prestazioni la dirigenza ha pensato bene di inserire un nuovo elemento in difesa, in emergenza per le reti subite nelle ultime ventitré partite consecutive e lo scarso numero di difensori centrali presenti in rosa (Knezevic, Sini e Bernardini). Da un paio di giorni si allena col gruppo Giuseppe Scurto, 28enne siciliano di Alcamo adatto a ricoprire il ruolo di difensore centrale. Carriera particolare quella di Scurto, militante nelle giovanili di Sampdoria e Roma, per poi approdare nel calcio che conta esordendo in A con la prima squadra giallorossa nel 200/05. Lo acquista prima in comproprietà e poi a titolo definitivo il Chievo, col quale in due stagioni colleziona 24 presenze ed un gol in campionato, disputando perfino due partite in Champion’s League ed una in Europa League. Ancora in comproprietà i clivensi lo cedono in B al Treviso (che lo riscatta nel 2008) e nella Marca rimane di nuovo due annate sempre in cadetteria con 68 partite e 2 gol. Nell’estate 2009 comincia un altro biennio questa volta in quel di Trieste conclusosi con la retrocessione nel 2011; con gli alabardati scende in campo 43 volte e segna una rete. Può vantare 21 partite nelle giovanili della nazionale italiana dall’Under 15 all’Inder 21 ed una medaglia d’oro con quella Under 19 agli Europei in Liechtenstein nel 2003. Attualmente era svincolato e rimarrà agli ordini di Madonna il quale entro qualche giorno prenderà una decisione sul suo conto.


Altri svincolati eccellenti che hanno trovato sistemazione in questi giorni sono Massimo Mutarelli, 34 anni, ora tesserato per l’Atalanta a 16 anni dal suo esordio in maglia nerazzurra, e Luigi Panarelli, 35 anni ex Napoli, Torino, Fiorentina e Taranto, ha firmato per i Treviso. Il Latina invece ha ingaggiato Alessandro Tulli (29), ex attaccante di Vicenza, Livorno, Salernitana, Triestina, Lecce e Piacenza.


Una curiosità su Scurto: Nel 2010, quando giocava nella Triestina, fu il primo calciatore in Italia squalificato per una bestemmia in campo. Lui però si ribellò, disse che non aveva pronunciato la parola “Dio” bensì “zio”. Tutto inutile finchè il suo legale, l’avvocato Vittorio Rigo, non ebbe l’intuizione di fare ricorso presentando come prova un sordomuto. E la testimonianza di quest’ultimo sul labiale incriminato, scagionò Scurto: aveva davvero detto “zio” e non “Dio”.