Dal Canto:”E’ il momento che i miei giocatori tirino fuori anche cose che non hanno nelle loro corde…”

Come di consueto, il protagonista della conferenza stampa della vigilia è Alessandro Dal Canto.
Sul Crotone: “Normale che qualcosa non sia andato, non abbiamo fatto bene. Il nostro primo tempo è stato opaco, non abbiamo creato occasioni pericolose. Al momento non siamo un organico che può gestire certe posizioni alte in classifica, ma a me ed ai miei giocatori non dico nulla di nuovo. Al momento non meritiamo di stare con squadre come il Torino. Noi con la mente però siamo già a domani…”
Sulla difesa: “Qualche problema ce l’abbiamo, sennò non avremmo preso 15 gol… Ora è il momento che i miei giocatori tirino fuori anche cose che non hanno nelle loro corde…”
Sul campionato: “Non dobbiamo vivere ogni mezzo passo falso come un dramma, e l’ho detto proprio ieri ai miei giocatori. Non siamo una squadra che può annichilire l’avversario per 90 minuti. Per poter ambire alla promozione diretta ci vuole anche gente abituata a stare ad un certo livello… La Reggina è come noi, il Pescara non è più una sorpresa a novembre. Ieri ai miei giocatori ho detto che l’unica cosa che bisogna fare è morire, il resto si può fare… Dopo Empoli siamo andati a fasi troppo alterne dal punto di vista del gioco, e dobbiamo capire che non possiamo vivere della giocata del singolo giocatore. Credo che il Pescara sia un modello da imitare al momento, soprattutto per l’atteggiamento dei giocatori di Zeman”.
Sul Livorno: “Dev’essere una partita che dobbiamo giocare senza aver l’ansia di dover ribaltare una situazione negativa. La loro è una squadra di tutto rispetto, con giovani alle prime esperienze. Cosa mi preoccupa di loro? L’assenza di risultati importanti, vorranno dimostrare di avere i mezzi per poter metterci in difficoltà. Forse il fatto di averne perse tre consecutive in trasferta ci consentirà di avere una reazione d’orgoglio”

Sulla squadra: “Abbiamo qualche problema, non so quanti e quali infortunati recuperiamo e se li recuperiamo…. Cacia è tornato da Crotone con una botta, Cutolo ha i crampi, Bovo è reduce da una settimana così così causa febbre. Italiano e Marcolini? Vediamo, ma credo che Michele non lo recupereremo, ha un ematoma gigantesco da smaltire. E Vincenzo ha un dolore, dobbiamo vedere come riusciamo a recuperarlo… Per Cacia e Cutolo non dovrebbero esserci particolari problemi”
Sulla mentalità: “Siamo meno feroci nell’applicare quanto proviamo in allenamento. Belli possiamo diventarlo dopo, intanto dobbiamo essere ignoranti, cercando soluzioni con cattiveria e costanza. Io non invento schemi clamorosi, faccio quello che fanno tutti quelli che giocano col tridente offensivo… E può darsi che anch’io non sia stato più “martello” ultimamente… A Crotone siamo mancati soprattutto nella costruzione dal basso, mi piace che la squadra cerchi di giocare uscendo da dietro”


Fonte | Gabriele Fusar Poli per PadovaGoal.it