Foschi sulla maxi-inchiesta scommesse: “Siamo tranquillissimi, nessuno del Padova è indagato”

Rino Foschi in esclusiva a Padova Goal sul caso scommesse e sul possibile coinvolgimento di Padova-Atalanta nell’inchiesta che ha portato all’arresto di Beppe Signori e di altre 15 persone e in cui risulta indagato Stefano Bettarini:
“Ho letto con stupore stamattina la Gazzetta dello Sport – spiega Foschi – ma siamo tranquillissimi, anche perché non ci è stato comunicato nulla e siamo del tutto estranei a questa vicenda. La segnalazione ai monopoli di stato partì per un flusso anomalo di giocate sul segno “x”, ma non ci fu nulla. Non so nemmeno cosa sia un’agenzia di scommesse, non ho molto da dire, se non che il Padova non c’entra nulla. Né io né i miei collaboratori, né i giocatori hanno nulla da temere da questa situazione”.





Questo l’articolo originale della Gazzetta dello Sport:
ROMA, 1 giugno 2011 – Un’inchiesta sul calcio scommesse che travolge tutti. Giocatori, soprattutto, colpevoli di aver fortemente condizionato negli ultimi mesi il risultato di alcuni incontri dei campionati di serie B e di Lega Pro. E tra i sedici arrestati c’è Beppe Signori. Per l’ex capitano della Lazio e attaccante della Nazionale, sono stati disposti gli arresti domiciliari. Tra gli indagati c’è anche Stefano Bettarini. Mentre un’ordinanza di custodia cautelare è arrivata pure all’ex centrocampista Mauro Bressan e ad Antonio Bellavista, ex capitano del Bari.
ORGANIZZAZIONE CRIMINALE — L’indagine, che ha portato a sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e nove arresti domiciliari, è partita – spiega il capo della mobile di Cremona, Sergio Lo Presti -, a seguito di un episodio di metà novembre 2010. Alcuni giocatori sono rimasti intossicati a seguito dell’assunzione di bevande. “Qualcuno degli indagati – dice Lo Presti – avrebbe operato un tentativo di adulterazione delle bevande per compromettere la prestazione della Cremonese“. I calciatori e gli ex giocatori professionisti fermati erano parte integrante di una vera e propria “organizzazione criminale” nella quale ognuno aveva specifici compiti e ruoli, il cui obiettivo era quello di manipolare gli incontri a loro vantaggio. Gli indagati, secondo l’indagine, sarebbero anche riusciti a condizionare alcune partite, attraverso accordi verbali e impegni di carattere pecuniario. Nei confronti dei sedici arrestati, sostengono gli investigatori, ci sono prove “importanti ed inconfutabili”.
IPOTESI SERIE A — Gli investigatori suppongono che nella stessa organizzazione ci fosse un gruppo più avveduto che cercava di condizionare giocatori e dirigenti di Serie A. In particolare ci sarebbe una risultanza su Inter-Lecce, tentativo non andato a buon fine: l’idea era quella di giocare sulla goleada dell’Inter.
ATALANTA e SIENA – Per quanto riguarda la B, alcune partite in oggetto coinvolgono Atalanta (sicuramente Padova-Atalanta) e Siena, neopromosse in A. Nelle intercettazioni risulterebbe il nome di Cristiano Doni come referente.
I GIOCATORI COINVOLTI — Tra gli arrestati anche il portiere Marco Paoloni del Benevento, acquistato a gennaio dalla Cremonese che aveva voluto liberarsene perché il suo nome era già stato associato alla questione scommesse. Al momento risultano sotto inchiesta quattro gare della Cremonese e tre del Benevento, che domenica si gioca la semifinale playoff senza il suo numero uno tra i pali. Fermati anche il difensore dell’Ascoli Vittorio Micolucci, il centrocampista Vincenzo Sommese e Gianfranco Parlato, ex giocatore di Serie B e C e attualmente collaboratore del Viareggio.
LE PERQUISIZIONI — Coinvolti anche titolari di agenzie di scommesse e liberi professionisti, mentre gli indagati sarebbero complessivamente una trentina. Gli arresti sono stati eseguiti dagli uomini della Polizia a Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara. Nel corso dell’operazione sono state eseguite anche una serie di perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, in alcune ricevitorie e presso uno studio di commercialisti che avrebbero consentito di acquisire ulteriori elementi che confermano e ampliano l’indagine.

Fonte | Francesco Ceniti per La Gazzetta dello Sport | PadovaGoal.it